Sonoviva

IL GIORNO DELLA SPERANZA


                      
  Seguito un po' distrattamente con la chiama dei deputati, l'ascolto della diretta sulla Rai di ieri mattina, ha incominciato ad assumere un nuovo e del tutto insperato corso quando  alla fine dello spoglio delle schede è stata proclamata la conta finale che dava a Laura Boldrini la Presidenza della Camera dei Deputati. Passato un po' eccola Laura. E' lì davanti al popolo dei deputati ed a quello collegato con ogni mezzo all'Aula di Montecitorio, bella, fiera, piena di tutta la dignità possibile. Non ha maschere e non ha bisogno di gridare. Preso il microfono inizia uno dei discorsi più alti e commoventi che io abbia potuto ascoltare dopo la morte di Pertini o di Berlinguer. E nel suo discorso ci sono tutti gli ultimi, ci siamo tutti noi, ci sono i migranti - quelli vivi e quelli che il mare Mediterraneo custodisce - ci sono coloro che hanno perso il lavoro e quelli che non l'hanno mai avuto, ci sono i poveri per cui si chiede rispetto, c'è un grido contro la povertà, c'è un pensiero forte per le nostre giovani generazioni spesso costrette ad andare lontano da questo Paese, ci sono le donne e la denuncia delle troppe violenze subite in nome di un 'amore' che è solo un abito e un alibi; ci sono anche le Istituzioni. C'è tutto questo e non per caso ma perché, dice Laura Boldrini, è di tutti coloro che la Camera si dovrà occupare. Per questa Nazione e soprattutto per i nostri figli.Deputata eletta nella lista di Vendola Sinistra Ecologia e Libertà, per 24 anni portavoce nell'Alto Commissariato presso l'ONU per i Rifugiati, ha conosciuto e vissuto da vicino guerre, carestie, migrazioni di massa, storie di torture, di morte, di privazione della libertà: insomma tutte quelle storie di cui poco si parla qui da noi ma che pure esistono. Storie nelle quali per molti anni l'Italia è stata al primo posto per la Cooperazione ma che oggi vedono il nostro Paese lontano, senza neanche più un euro da spendere. L'era berlusconiana ha fatto degli italiani o almeno di molti di loro, dei gaudenti stupidi ed egoisti, inconsapevoli e prevenuti contro gli stranieri. Laura Boldrini è una donna fiera che non ha avuto paura di denunciare con forza il trattamento disumano in cui erano stati costretti i migranti a Lampedusa da Berlusconi e dalla sua politica. Una situazione di sovraffollamento creata ad hoc per poi fare accordi con la dittatura libica e con Gheddafi, dando a quest'ultimo tutto il potere di cui aveva bisogno per catturare, uccidere, torturare i dissidenti che avessero voluto fuggire. Non dimentichiamoci i cori leghisti a favore dell'uso delle armi da parte della Marina e la responsabilità penale per chi avesse soccorso un migrante in mare. Situazione questa descritta in modo magistrale nel film Terraferma, di altissima intensità emotiva e tensione morale. Il discorso di Laura Boldrini mi è risuonato come un miracolo, una promessa, una speranza che qualcuno si occuperà finalmente degli ultimi, dei poveri, di quanti socialmente sofferenti in questo paese, siano essi operai che imprenditori; si occuperà di formare e di far cambiare la mentalità delle persone seminando parole di bene per raccogliere frutti d'amore.Chi non permetterà, per stupide ideologie, che ciò accada, si dovrà prendere tutta la responsabilità di quanto potrà accadere dopo.