Sonoviva

Ricominciare


   e' ormai da tanto che non scrivo più su questo blog ma nel mio cuore resta sempre la voglia di riprendere proprio ora che forse si può ricominciare a trovare altre vie di comunicazione. Vie tradizionali, abbandonate a vantaggio dell'instant message che proprio perché istantaneo, non lascia il tempo di riflettere e viene digerito ed espulso ancor prima che sia passato per le papille degustative. Il messaggio istantaneo ci coglie e ci invade in ogni momento ed in ogni luogo della nostra vita condizionandole l'andamento, rendendo più difficili i normali rapporti interpersonali della quotidianità. Sempre più spesso giovani, meno giovani e presino bambini, vivono la gran parte della propria quotidianità  persi dentro quel piccolo  schermo parlante e non si accorgono di quanto accade intorno a loro. Ciò non aiuta certo la comprensione della realtà in cui si vive ed ancor meno può alimentare la reazione perché la rabbia si frantuma e si smussa in un messaggio perdendo la forza di un progetto. E così i giorni trascorrono e l'immobilismo non cede il posto alla reazione di una generazione che, arrivata alla soglia della maggiore età, resta ancora in un'orbita strettamente familiare, dove si trovano le poche certezze rimaste e dove si ha la possibilità di poter mantenere un certo regime di vita di cui ci si accontenta. Ma forse tutto ciò potrebbe cominciare ad andare in crisi in quanto il rischio è di arrivare a un punto di non ritorno, in cui si perda del tutto la capacità di lettura, di analisi, di sintesi, di elaborazione della realtà da parte delle nuove generazioni che, ormai in pochi anni, saranno chiamati a sostituire la sempre attiva ma ormai stanca nostra generazione. La forza della parola resta comunque ciò che continua a muovere il mondo, almeno non quello mosso dalla forza della finanza. La conoscenza approfondita delle cose è necessaria per poter arrivare ad una sintesi; in qualsiasi campo. Spesso la velocità di Internet ci dà conforto in una solitudine che ormai la fa da padrona e che, a mio parere, è il male del secolo. Ognuno, a dispetto delle centinaia di 'aamicizie' raggranellate, è oggi disperatamente solo. Per essere meno soli c'è la parola, la scrittura, la sana discussione tra persone, l'incontrarsi, l'impegno comune per un ideale condiviso. Per questo voglio, ci provo almeno, riprendere a scrivere in questo mio blog, che tanto ho amato ed attraverso il quale ho conosciuto o ritrovato persone sulla stessa onda di pensiero, o su una diversa ma di certo con la voglia di confronto. Una vecchia abitudine per quella che è stata la mia generazione, ma che non è estranea anche a tanti giovani che, faticosamente, senza rottamarci ma insieme a noi, prova a costruire quwlcosa che vada ad incidere sul futuro dell'uomo e della terra. Così vi lascio, con questa che è per ora una promessa, fatta soprattutto a me stessa.