Sonoviva

Un progetto per il recupero dei manoscritti in Iraq


Dal sito del blog di Un ponte per...  segnalo questo interessante progetto in controtendenza con la politica, si fa per dire, distruttiva dell'Isis che distrugge e vende il proprio patrimonio culturale e con esso finanzia il terrore.  Il restauro dei manoscritti è una delle nostre eccellenze, in parte anche esse distrutte dai nostri miopi Governi. Aiutiamo gli iracheni a riprendersi il proprio passato.Di seguito l'articolo E’ stata avviata lo scorso 9 marzo e proseguirà per i prossimi 3 mesi la prima fase dei corsi di formazione per il restauro e la tutela del patrimonio librario iracheno nell’ambito del nostro progetto biennale “Out of the Siege” (Uscire dall’assedio), finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), e parte del nostro programma decennale “Il sapere che resiste”per la tutela del patrimonio culturale iracheno.Il progetto, attualmente in corso ad Erbil, si propone di dare una risposta tecnica alle necessità di salvaguardia del patrimonio culturale locale attraverso un corso di formazione trimestrale in tecniche di conservazione preventiva e restauro di libri e manoscritti.Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di proseguire l’impegno di conservazione del patrimonio librario locale e di consentirne la trasmissione alle generazioni future.Allo stesso tempo, consentirà di dare uno sbocco inatteso ad esperti e giovani sfollati e di offrire loro una nuova possibilità professionale in un periodo così difficile per il paese.A questa prima fase – dedicata alle tecniche di digitalizzazione grazie alla collaborazione con il Centro Digitalizzazione Manoscritti Orientali (CNMO), e organizzata all’interno di uno degli edifici che attualmente ospitano parte della popolazione sfollata dalla Piana di Ninive – sta partecipando una classe di otto studenti, composta da monaci del convento di Deve Maria (Al Qosh) e giovani sfollati, tra cui cristiani di Qaraqosh e yazidi di Bashiqa.
La seconda parte del corso, della durata di otto settimane, sarà tenuta da esperti restauratori di libri e vedrà svolgersi lezioni teoriche e pratiche di codicologia, riconoscimento del danno, tecniche di conservazione preventiva (come pulitura a secco e manifattura di contenitori di protezione su misura, tecniche di restauro non invasivo di carte e legature).La maggioranza della popolazione di Qaraqosh, attaccata da Daesh nell’agosto scorso, ha trovato rifugio nel Kurdistan iracheno dopo essere fuggita insieme ad altre centinaia di migliaia di persone provenienti da molte località della Piana di Ninive.Tra gli abitanti di Qaraqosh fuggiti anche la piccola comunità del monastero domenicano, già scappata da Mosul nel 2010, con la parte più preziosa della storica collezione di libri e manoscritti locali.Allo stesso modo anche la cittadina di Al Qosh è stata a più riprese minacciata dalla vicinissima linea del fronte con Daesh, e a settembre la popolazione è fuggita assieme ai monaci del monastero caldeo di Deve Maria, che hanno portato con loro una preziosa collezione di manoscritti.Il progetto “Out of the Siege”, che prevede altri campi di intervento – dedicati alla creazione di spazi culturali per i giovani delle comunità di minoranza iracheni e rifugiati siriani sia in Iraq che in Libano – si inserisce nel quadro del nostro decennale impegno nella salvaguardia del patrimonio culturale iracheno e del nostro lavoro con le minoranze.Per favorire il dialogo e la conoscenza reciproca attraverso la cultura, andando oltre l’emergenza.