Sonoviva

Una lettera su Repubblica


Ieri ho avuto occasione di legger sull'edizione domenicale di Repubblica, la lettera di una signora palermitana che raccontava del disagio provato da alcuni suoi amici milanesi nel vedere una città così malandata. Questa mattina ho perciò inoltrato una lettera alla signora in questione ed al Direttore di Repubblica che ora pubblico di seguito.Gentile signora, ho letto con interesse la sua lettera in quanto a mia volta mi sono trovata nella spiacevole situazione di scoprire a palarmo una città fortemente degradata. E' la Sicilia in genere che ho trovato in una situazione del tutto diversa dalle mie precedenti lontane visite, finite sempre con grande entusiasmo per la bellezza di un'isola straordinaria e la gioiosa operosità dei giovani siciliani, soprattutto di quelli impegnati nelle strutture turistico commerciali. Questa volta no: quello che ho trovato è stata una situazione di forte compromissione dei beni culturali, soprattutto architettonici, di sfacelo sanitario con cumuli di spazzatura e di ogni genere di rifiuti ingombranti, posti ovunque, anche davanti alle facciate di palazzotti di cui si intuivano gli antichi fasti ma il cui crollo è ormai questione di mesi o anni. Quando non vengono demoliti direttamente. Non ho visto un solo spazzino a Palermo ed a pensarci bene neanche altrove. Ho chiesto in giro alla gente, persino ai Carabinieri di drappello davanti alla sede della Regione, e mi è stato risposto che sono in sciopero perché precari e non pagati da mesi.Ho chiesto loro come fosse possibile che una grande città come Palermo non avesse, tra i dipendenti stabili, degli spazzini, ma la risposta è stata: 'e chi lo sa'. E poi in giro tanta rassegnazione, 'e che possiamo farci?' ed io che dicevo: almeno non votate compatti chi vi ha portato a questo sfascio! e la risposta: e chi dobbiamo votare, Prodi? E poi non più sorrisi ma arroganza, comportamenti assai meno cordiali tipica reazione ad un malessere serpeggiante e ad un affermarsi del concetto della prevaricazione sugli altri. Ne sono rimasta così sconvolta che ho aperto un Blog per denunciare ciò che ho visto e vissuto. La invito a visitarlo ed a contribuire. Vorrei che potessimo in qualche modo unirci alle poche voci di chi dissente pr amore di una città che non merita questo