Mi chiedo se è stato giusto chiedere ai lavoratori, e soprattutto a quelli monoreddito, un così grande sacrificio a fronte della praticamente certa impossibilità di ottenere alcuna miglioria al contratto del pubblico impiego. La CISL e la UIL si sono venduti alla politica e spacciano la linea della CGIL come politicizzata, mentre è evidente che la deriva è la loro. In questo senso, anche alla luce dei recentissimi, scandalosi abboccamenti privati con Governo e, cosa più grave, Confindustria, lasciando fuori la sigla 'ribelle'lo sciopero di domani che interesserà le regioni meridionali, assume l'unica connotazione possibile, quella di fermo appoggio al coraggioso e solitario opporsi di Epifani. Certo forse sarebbe bastata la prossima manifestazione del 12 dicembre, ma domani sembra che aderiranno molti lavoratori iscritti ad altre sigle che non concordano con la linea prona del loro sindacato. Dalla provincia di Salerno 12 pulmann partriranno, segno di una partecipazione massiccia, per la manifestazione di Napoli che dà senso e visibilità alla protesta di una categoria ormai invisa ai più anche per colpe dei sindacati che, per anni, hanno appoggiato soprattutto i non lavoratori piuttosto che i lavoratori. Un'autocoscienza non guasterebbe e, soprattutto, una netta inversione di tendenza.
LO SCIOPERO DI DOMANI
Mi chiedo se è stato giusto chiedere ai lavoratori, e soprattutto a quelli monoreddito, un così grande sacrificio a fronte della praticamente certa impossibilità di ottenere alcuna miglioria al contratto del pubblico impiego. La CISL e la UIL si sono venduti alla politica e spacciano la linea della CGIL come politicizzata, mentre è evidente che la deriva è la loro. In questo senso, anche alla luce dei recentissimi, scandalosi abboccamenti privati con Governo e, cosa più grave, Confindustria, lasciando fuori la sigla 'ribelle'lo sciopero di domani che interesserà le regioni meridionali, assume l'unica connotazione possibile, quella di fermo appoggio al coraggioso e solitario opporsi di Epifani. Certo forse sarebbe bastata la prossima manifestazione del 12 dicembre, ma domani sembra che aderiranno molti lavoratori iscritti ad altre sigle che non concordano con la linea prona del loro sindacato. Dalla provincia di Salerno 12 pulmann partriranno, segno di una partecipazione massiccia, per la manifestazione di Napoli che dà senso e visibilità alla protesta di una categoria ormai invisa ai più anche per colpe dei sindacati che, per anni, hanno appoggiato soprattutto i non lavoratori piuttosto che i lavoratori. Un'autocoscienza non guasterebbe e, soprattutto, una netta inversione di tendenza.