Sonoviva

Spiegazione per chi non sa


A chi mi suggerisce di tornare sul mio ultimo articolo riscrivendolo vorrei spiegare che questa volta non è stato il tempo a mancarmi ma piuttosto, come ben ha capito il mio carissimo gufetto, il commento è stato volutamente ispirato da elementi non direi irrazionali, ma sicuramente non filtrati da compostezza verbale. Potrei pensare che Davide, che mi commenta, fosse all'oscuro delle motivazioni che sono alla base del mio messaggio se non sapessi che occupa un posto pubblico nello stesso Ministero dove anch'io lavoro. Se di un chiarimento c'è bisogno, questo riguarda  coloro i quali sono stati tenuti all'oscuro da parte dei media di quanto si sta verificando nei piani alti del Collegio Romano, sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Qui, a partire dalla fine dello scorso millennio, sono state attuate almeno 4 riforme che, di fatto, hanno indebolito l'azione di tutela dell'immenso patrimonio. Nel contempo una profonda riforma istituzionale ha modificato il capo V della Costituzione introducendo il concetto di concorrenza di poteri in materia di gestione e valorizzazione e lasciando, ma solo in parte, allo stato esclusivamente la tutela. Inoltre i tagli operati sulla pubblica amministrazione e massimamente su questa sfortunata area della cultura, hanno messo in ginocchio tutte le strutture, dai musei alle sedi operative, con tagli consistenti anche in materi di fondi ordinari destinati al restauro. Da anni gli Uffizi lamentano la mancanza di fondi per l'ordinaria amministrazione senza essere ascoltati. Il direttore non è in grado di pagare le spese per l'illuminazione e per le puliziein questo ufficio dove lavoro da un anno non paghiamo le bollette del telefono e della luce perché non sono ancora stati assegnati fondi per il funzionamento. Io porto la carta da casa per potr scrivere una lettera e vado in giro sul territorio di mia competenza a mie spese, con la mia auto visto che da 1 anno non ci vengono pagate le missioni. In tutto questo sfacelo un ulteriore taglio lo ha operato Tremoni. Esempio: ogni anno avevamo 150.000 euro per restaurare importanti opere del territorio ( il Cilento zona depressa economicamente ); oggi il finanziamento è stato ridotto a 46.000 euro. Altri interventi ugualmente importanti sono stati cancellati del tutto. A novembre abbiamo avuto l'ultima riforma che ha cambiato del tutto l'assetto sul territorio delle Soprintendenze. Entro dicembre ne avremo un'altra e questa prevederà la creazione di una figura Super che dovrà gestire i musei visto che, guarda un po', sono squallidi, sporchi, mal messi. Il progetto sarebbe quello di far investire i privati e di chiudere quei musei che sono poco produttivi. Dunque il concetto dell'auditel applicato alla cultura. A Pontecagnano c'è un importante museo archeologico che non è mai decollato ma la cui rilevanza scientifica è innegabile. Chiuderlo sarebbe un crimine ma questo avverrà se passerà, come passerà perché loro fanno quello che vogliono a prescindere dai pareri dei Consigli di amministrazione. Presumono di essere nel vero ed infatti il Consiglio Nazionale dei Beni culturali si è espresso negativamente rispetto a ciò ma il designato manager, già re in pectore, ha espresso il suo pensiero sui giornali ed il pensiero è proprio quello: chiudere  e tagliare i rami secchi.