Sonoviva

Il tempo dei ricordi - o forse dei rimpianti?-


Questa notte mi sono alzata e, nel silenzio quasi completo che dà tregua alla mente almeno in quelle ore, sentivo il rumore dei miei passi e non ho potuto fare a meno di pensare a quando, ormai diversi anni fa, durante le notti trascorse in dormiveglia sempre pronta ad accorrere al pianto o al richiamo dei miei bambini, sentivo mio papà camminare piano per raggiungere il bagno, o magari per andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Improvvisamente ho sentito una grande nostalgia di quei rumori ed ho pensato che quando abbiamo delle cose non ci facciamo caso ma poi quando ci sono tolte, solo allora cogliamo in pieno la grandezza di quanto non ci è più dato di avere. Perché quando un padre se ne va, e sono ormai tanti anni, si porta con sé una parte di storia che tu non potrai più conoscere. Si porta dietro sentimenti, aneddoti, storie che per tutta la vita ha cercato di trasmetterti ma tu niente, allora ti seccavi di quei lunghi racconti e cercavi una via di fuga. A questo pensavo ascoltando il rumore dei miei passi pur silenziosi e riflettevo a quanta parte di me è solo mia e di nessun altro ed anch'io la porterò via con me prima o poi. Per questo forse mi piacerebbe scrivere delle tante cose che improvvisamente mi tornano alla mente e che non sono mai cose qualsiasi perché, grazie a Dio, la mia vita non è stata mai scialba e, nel bene o nel male, è stata vissuta insieme a tante e tante persone che l'hanno attraversata.