Sonoviva

CENSURA,CENSURA E ANCORA CENSURA


Questo blog, fin dalla sua nascita, è stato sempre attento ai problemi dell'informazione, segnalando, di volta in volta, quelli che sembravano essere abusi perpetrati da parte della politica, massimamente da quella di destra ma non solo, contro la libera espressione del pensiero.Ciò ha riguardato molti temi: dalla censura preventiva dei film o degli spettacoli attraverso la negazione dei finanziamenti, a quella dell'arte contemporanea non allineata, alla consapevole omissione della corretta  e completa informazione da parte della televisione di Stato, alle polemiche sulle intercettazioni e via dicendo. Si è ormai radicalizzata, in questo Paese, fino a divenire accettabile da parte della 'pubblica' opinione, l'idea che chi fa informazione sia un nemico, qualcuno da punire, qualcuno da censurare appunto. Dire le cose come stanno, come ad esempio fa Marco Travaglio, ovvero fare giornalismo come si fa normalmente negli Stati Uniti ad esempio, è considerato un atto sovversivo; far vedere cosa avviene nella Striscia di Gaza, equivale ad un vergognoso atto accomunabile alla contiguità con i terroristi.  Fare il proprio lavoro, più semplicemente, in un pubblico ufficio esprimendo però riserve sulla eventuale legalità di quanto accade è esecrabile e può essere oggetto di censura. Ed alla faccia di tutti i proclami- mega spot - sul perseguimento della finalità volta a far funzionare al meglio le cose, essere bravi funzionari, attenti al bene comune e fedeli allo Stato, non paga. E poiché ogni cosa, dal ricovero ospedaliero alla nomina dei primari, dalla sorveglianza sulle comunicazioni alla applicazione della giustizia, tutto è in mano alla politica, siamo in pratica ormai chiaramente assoggettati ad un regime che controlla in pieno ogni aspetto della vita dei cittadini; ma non, come si potrebbe sperare, per aiutarli a 'raggiungere il diritto a vivere felici' come ha detto Obama nel suo splendido discorso d'insediamento, ma per tutelare se stessi e vivere ancora un'altra stagione in cui la politica sia autoreferenziale, salvando il culo suo e di quanti siano, nel loro operato, contigui e necessari alla propria affermazione futura. Il discorsetto di Santoro ieri sera quale incipit della puntata di Annozero, è stato molto incisivo perché partito da reali contestazioni e da una pesantissima pena pecuniaria da pagare per millantati reati commessi contro l'informazione;   e di grande intensità e levatura morale  la lettera da lui letta, scritta da parte di uno dei Magistrati di Salerno, Gabriella Nuzzi, trasferita per aver indagato su intrecci tra politica ed affari, il ficcare il naso nei quali  già aveva provocato la caduta di De Magistris. La lettera in questione è stata scritta  al presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati della quale chiede di non fare più parte. Consiglio la visione del filmato contenente la lettura della lettera, perché ognuno possa pesare le parole ed esprimere un giudizio che sia veramente una 'pubblica opinione': da una parte c'è lei, quella punita, dall'altra lui, quello che, allineato al potere, non ha speso neanche una parola in difesa di coloro i quali avrebbe dovuto rappresentare definendo, al contrario, l'operazione del CSM, preziosa in quanto  equivarrebbe ad anticorpi prodotti all'interno del sistema, che evidentemente sente esterno a sé, e dal quale frettolosamente e volgarmente si tira fuori.       E lo ripeto insieme a Emanuela: siamo tutti assassini e lo saremo sempre se le nostre parole e le nostre azioni non saranno volte a far conoscere ed a contrastare un regime che cresce di giorno in giorno.