Capita ogni giorno infatti di leggere che negli Stati Uniti, ad esempio, è stato fatto uno studio che dimostra, in modo inequivocabile, che il caffè non fa male al cuore anzi, allunga la vita; salvo poi leggere dopo qualche mese o anno la notizia esattamente opposta, anche questa avvalorata da studi della cui onestà nessuno potrebbe dubitare, dato che sono condotti in prestigiose Università e pubblicati su riviste scientifiche ben consolidate in quanto a serietà ed attendibilità. Ma non so a voi, a me viene spesso il dubbio che, almeno in qualche disciplina, non siano proprio condotte in maniera del tutto scientifica e che qualcosa c'entrino gli sponsor che quelle Università o quegli Istituti foraggiano per promuoverne attività scientifiche. La questione si pone alla mia attenzione questa sera proprio su un argomento sul quale ho a lungo riflettuto ultimamente, analizzando la mia giornata lavorativa e pensando a quanto più tempo dovrei avere a disposizione rispetto a quando, per scrivere una lettera a due destinatari, dovevo utilizzare la carta cabone, scrivere da capo gli indirizzi, digitarla nuovamente in caso di modifica parziale, fare e rifare sempre gli stessi elenchi a mano o a macchina, sia che si trattasse di opere d'arte o di persone o di tante e tante cose; ricordo, e non è un ricordo di cent'anni fa, che per trasmettere a tutte le polizie un furto, lo scrivevamo sulla matrice e poi ne facevamo tante copie al ciclostile. Insomma allora come mai che il tempo lavorativo ora, nell'epoca del copia incolla, è diventato insufficiente a fare tutto per bene e resta sempre la sensazione di aver fatto poco? RIspondere alle mail è il primo ostacolo, una cosa che ti fa impiegare un tempo incredibile e quindi spesso io non apro affatto la posta privata per non perdere tempo, lasciando che si accumuli. Poi si deve catalogare, salvare nelle varie cartelle, meglio lasciar perdere. Se accendi Messanger allora c'è l'inevitabile amico che ti chiama: 'ehilà' ed alla fine rispondi e via altro tempo; poi se trovi che qualcuno ti ha inviato un invito su facebook....per quanto tu voglia limitarti avrai sempre da spendere un bel po' di tempo tra una curiosità e l'altra visto che magari ti ha scritto qualcuno che non sentivi da trent'anni e con cui trenta anni fa neanche scambiavi una parola e, come le ciliegie, un messaggio ne tirerà dietro un altro e presto ti accorgerai, sentendoti terribilmente in colpa, che si è fatta un'ora insospettabile, cavolo come corre il tempo su Internet, e a te rimane ben poco per fare quello che devi. E quando cominci ad affrontare la stesura di un progettto di restauro o la contabilità di un lavoro in corso, o una lettera da impostare per ottenere uno scopo ben preciso, come promuovere un evento che stai preparando, ti rendi conto che concentrazione non ne hai più, zero, e diventa difficile non perdere l'autostima pensando che l'età ti sta facendo perdere colpi...Ma poi per fortuna ecco l'ultimo strepitoso studio che ti ribalta ogni certezza e vieni a sapere, leggendolo, che no, tu darai il massimo dell'efficirnza e produrrai il 9 per cento in più se riuscirai a cazzeggiare su Facebook......eccovi la chicca, a me sembra un'emerita 'stronzata' e a voi?Impiegati, meglio su Internet Più produttivi con Facebook
RIFLESSIONI SU STUDI E STATISTICHE
Capita ogni giorno infatti di leggere che negli Stati Uniti, ad esempio, è stato fatto uno studio che dimostra, in modo inequivocabile, che il caffè non fa male al cuore anzi, allunga la vita; salvo poi leggere dopo qualche mese o anno la notizia esattamente opposta, anche questa avvalorata da studi della cui onestà nessuno potrebbe dubitare, dato che sono condotti in prestigiose Università e pubblicati su riviste scientifiche ben consolidate in quanto a serietà ed attendibilità. Ma non so a voi, a me viene spesso il dubbio che, almeno in qualche disciplina, non siano proprio condotte in maniera del tutto scientifica e che qualcosa c'entrino gli sponsor che quelle Università o quegli Istituti foraggiano per promuoverne attività scientifiche. La questione si pone alla mia attenzione questa sera proprio su un argomento sul quale ho a lungo riflettuto ultimamente, analizzando la mia giornata lavorativa e pensando a quanto più tempo dovrei avere a disposizione rispetto a quando, per scrivere una lettera a due destinatari, dovevo utilizzare la carta cabone, scrivere da capo gli indirizzi, digitarla nuovamente in caso di modifica parziale, fare e rifare sempre gli stessi elenchi a mano o a macchina, sia che si trattasse di opere d'arte o di persone o di tante e tante cose; ricordo, e non è un ricordo di cent'anni fa, che per trasmettere a tutte le polizie un furto, lo scrivevamo sulla matrice e poi ne facevamo tante copie al ciclostile. Insomma allora come mai che il tempo lavorativo ora, nell'epoca del copia incolla, è diventato insufficiente a fare tutto per bene e resta sempre la sensazione di aver fatto poco? RIspondere alle mail è il primo ostacolo, una cosa che ti fa impiegare un tempo incredibile e quindi spesso io non apro affatto la posta privata per non perdere tempo, lasciando che si accumuli. Poi si deve catalogare, salvare nelle varie cartelle, meglio lasciar perdere. Se accendi Messanger allora c'è l'inevitabile amico che ti chiama: 'ehilà' ed alla fine rispondi e via altro tempo; poi se trovi che qualcuno ti ha inviato un invito su facebook....per quanto tu voglia limitarti avrai sempre da spendere un bel po' di tempo tra una curiosità e l'altra visto che magari ti ha scritto qualcuno che non sentivi da trent'anni e con cui trenta anni fa neanche scambiavi una parola e, come le ciliegie, un messaggio ne tirerà dietro un altro e presto ti accorgerai, sentendoti terribilmente in colpa, che si è fatta un'ora insospettabile, cavolo come corre il tempo su Internet, e a te rimane ben poco per fare quello che devi. E quando cominci ad affrontare la stesura di un progettto di restauro o la contabilità di un lavoro in corso, o una lettera da impostare per ottenere uno scopo ben preciso, come promuovere un evento che stai preparando, ti rendi conto che concentrazione non ne hai più, zero, e diventa difficile non perdere l'autostima pensando che l'età ti sta facendo perdere colpi...Ma poi per fortuna ecco l'ultimo strepitoso studio che ti ribalta ogni certezza e vieni a sapere, leggendolo, che no, tu darai il massimo dell'efficirnza e produrrai il 9 per cento in più se riuscirai a cazzeggiare su Facebook......eccovi la chicca, a me sembra un'emerita 'stronzata' e a voi?Impiegati, meglio su Internet Più produttivi con Facebook