Sonoviva

IL PRIMO MAGGIO ED IL COLORE DELLA MUSICA


                                    la musica ha o non ha un colore politico? ed è un colore di destra o di sinistra? certo, non c' dubbio che ce l'abbia ed in questo senso il primo maggio di ieri, quello della piazza San Giovanni piena di 800mila persone, per lo più giovani ma non solo, il suo colore ieri lo ha ben esibito. Ma è pur vero che ci sono musiche e musiche, parole che esprimono alcuni concetti tipici di una classe, ed altre parole che esprimono altri modi di sentire. Ma la musica che piace a noi, che piace ai giovani soprattutto, non è 'lenta' ma è 'rock' ( per riprendere una intuizione di celentanesca memoria ) laddove la differenza tra i due termini si può equiparare a quella tra conservatorismo e trasformazione e sviluppo; o a quella tra esaltazione dell'io in tutte le sue sfumature e  sentimenti di condivisione e solidarietà, ma anche di ribellione: allora la musica, quella vera, è di sinistra. E non hanno smesso di sottolinearlo i vari gruppi ed artisti che si sono esibiti sul grande palco del primo maggio. Mi sono stupita al sentire giovanissimi cantare Contessa e poi mi sono detta che per fortuna qualcuno ha pensato a tramandargliene l'eco. Esaltante Caparezza e gli altri menestrelli dei nostri giorni, con la triste ironia dei loro testi accompagnata dalla rapida successione di ritmi tratti dalla tradizione ritmica popolare. Grande anche Vasco che ha sfruttato l'occasione per parlare ai giovani e metterli in guardia dal credere a quanto viene loro detto attraverso la televisione. E visto che tornano i vecchi inni di protesta e di dolore con i quali la mia generazione è cresciuta, e visto che ieri si parlava di morti sul lavoro, mi è mancato un inno a quelle morti ingiuste ad al dolore per una situazione di profonda diseguaglianza, oggi di nuovo vera e tornata come un tempo ed a discapito dei più deboli. Si tratta di un inno composto e cantato da Paolo Pietrangeli  ( era solito girare per le sezioni del partito o della FGC o dell'UDI per cantare i suoi pezzi insieme ai militanti e spesso si faceva accompagnare da un'altra grande, Giovanna Marini ). Per questo ho voluto offrire a voi che mi leggete 2 brani: Uguaglianza e Valle Giulia, quest'ultimo sulle vicende degli scontri del 68 quel primo marzo ad Architettura. A Napoli è cominciata la contestazione al nano: che non si diffonda ovunque un sentimento di ribellione sull'onda della musica?
traduzione:stavamo scarsi a munnezza!http://files.meetup.com/206790/stevm%20scarz%20a%20munnezz.jpg