Sonoviva

FINI ED IL RITORNO ALLA POLITICA


  Il discorso, lungo e complesso, pronunciato da Fini ieri, davanti ad una vasta platea di presenti ed, ancor più, da un'enorme quantità di persone collegate attraverso le reti televisive, radiofoniche ed internet, non ha certo deluso le aspettative. La location, come si direbbe oggi, era stata scelta con cura: la festa del Tricolore a Mirabello: una piazza privilegiata, memoria storica delle vicende di Alleanza nazionale. Gli argomenti trattati: una carrellata a 360 gradi su ogni questione, praticamente senza dimenticare nulla; un'impietosa analisi dei paradossi della politica e non solo, che durante questi anni ci erano stati presentati in ben altro modo ed ai quali la componente finiana aveva fornito la sponda in termini di voti, pur con qualche debole mugugno. Ma evidentemente il limite massimo era raggiunto ed i tempi favorevoli all'affossamento finale del Biscione, la cui forza, sancita  dai suoi sostenitori economico ideologici fino ad oggi, era finita. Il discorso segna infatti la decisiva caduta non solo del Pdl, liquidato come un qualcosa che non esiste più, ma della stessa presentabilità del Cavaliere e del suo Governo. I poteri internazionali, tra cui gli USA alla cui politica siamo da sempre legati, hanno dunque deciso: serve un uomo nuovo, che abbia da una parte un profilo alto, dall'altra sia legato ai valori della destra. Ed allora Fini, in questo momento, costituisce il nuovo, l'affidabile, colui che potrà far tornare l'Italia verso politiche internazionali lontane dalle derive staliniste e terroristiche del Nano che ha creato un rapporto preferenziale con le antidemocratiche Russia e Libia. Al di là di ogni cosa, bisogna riconoscere che il discorso ha sortito l'effetto di riportare alla ribalta, dopo anni ed anni, la politica dando l'idea di un grande profilo dell'oratore. E dopo anni ed anni di destra e sinistra, fascisti ed antifascisti, parole vuote ormai di contenuti veri, non può che rallegrare la consapevolezza che tutto a breve finirà e che lo scontro potrà essere tra una politica di destra o di sinistra, ma comunque di una politica. La cacciata dei mercanti dal tempio è dunque alle porte e non più differibile: impossibile tornare indietro. E allora che sia, let it be, con l'amaro in bocca che a pronunciare un discorso così non sia stata la sinistra.