Mi hai fatto gustare la delizia della Morte. Guardarti era cosė dolce,la perfezione cosė alta, cosė estremo il dilettodella tua giovinezza, che subito capii che nienteera rimasto. In un bagno di luce scintillavano i tuoi capellie le tue labbra di carne divinamente precisee il fulgore delle tue linee e i tuoi occhi di bosco.E tutto sconvolgevi come un turbine immenso.Povera era la vita e misera, meschina l'animaumana ed il fango sporco e denso.L'amore non esisteva, i giorni erano centesimida tempo non pių in uso, e il destino morivain fangaie deserte, lontano dalla sua patria.Come poi, nel guardarti, non invocare la Morte?Eri la perfezione, il desiderio, la dolcezza, la magia,l'armonia di un mito dalla vita sottile.Giovane-dio il cui fuoco annullava la vita,al clarore di un'ansia di eterna chiarezza.Puro sul podio intonando la musical'accordo rende corpo la materia e l'anima.Luis Antonio De Villena