Renato Zero

"Sorcini" in attesa la 3 giorni di Zero a Torino


Davanti all'albergo numerosi fan del cantante romano cantano  squarciagola i brani dell'amato Renato  che si ferma per tre date sotto la Mole al PalaOlimpicodi DAVIDE AGAZZILo leggo dopo
I fan di Renato Zero Domani, mercoledì e giovedì sarà "Zeromania". Al Palaolimpico  fa tappa per tre sere il tour di Renato Zero .Già esauriti i biglietti per domani e mercoledì, ancora disponibili solo quelli per la terza serata (sul sito www. ticketone) a conferma del calore che anche Torino riserva  a Zero..Quest’anno solo i Muse, in Piemonte per due giorni, e Vasco Rossi, protagonista addirittura per quattro sere, hanno proposto un’offerta tanto ricca. Ma i tanti fan del cantante fin da domenica si sono appostati davanti all'albergo in centro che ospiterà il cantante cantando a squarciagola i suoi brani, diffusi anche dalle auto ferme davanti all'hotel.Ma non c’è da stupirsi: la scorsa primavera, in occasione dell’uscita del disco “Amo”, che lui stesso ha definito «il più ambizioso della mia carriera», il cantante romano aveva occupato per un mese intero il PalaLottomatica di Roma (ribattezzato per l’occasione “PalaZero”) con quindici concerti e 90 mila biglietti venduti. A Torino vengono presentanti alcuni brani del nuovo album, “Amo — Capitolo II”, in uscitato martedì per l’etichetta “Tattica”, di cui fa parte l’ultimo singolo già ascoltabile in radio da qualche settimana, “Nessuno tocchi l’amore”. L’ennesimo segno d’affetto nei confronti dei suoi fan, i “sorcini”,Ma non ci sono solo parole al miele nella sua nuova avventura discografica: l’impegno politico sembra uno dei temi principali, come dimostra la canzone “Dovremmo imparare a vivere”, in cui canta del disamore di oggi nei confronti delle istituzioni: «Qualcuno ha dimostrato a certi ruderi che è ora che vadano a casa», conferma Zero, facendo l’occhiolino a Grillo. «Tutti noi vogliamo un cambiamento, ma non dobbiamo accettare le promesse di un politico, di gente che si è comprata questo paese ».Sul palco viene garantito lo spettacolo di sempre, nonostante l’età non sia più quella di un tempo: superati da qualche anno i sessanta, Renato Zero continua a sfoggiare gli abiti stravaganti che hanno segnato la sua eclettica avventura nel mondo dello spettacolo, anche se difficilmente potranno reggere il confronto con il “vestito albero di Natale”, o con il copricapo da uccello e il vestito di piume utilizzati in passato. Accompagnato da otto musicisti, un’orchestra di trentaquattro elementi
(27 ottobre 2013)