Renato Zero

Zero in condotta


Cultura e Spettacolo : Televisionedel 20/04/2009 di Gianluca TestaMILANO - Il gioco di parole del titolo ben sintetizza la presenza di Renato Zero sul palco di X-Factor nella sera della finalissima. Zero, come il voto che gli assegniamo in condotta suo malgrado. Dopo aver aspramente criticato il programma, accetta l'invito per promuovere l'album su un palco che oggi possiamo definire autorevole. E si barcamena in complimenti e dolcezze inutili, quasi a giustificare le parole che hanno preceduto l'invito. Poi, prima di abbandonare la scena, la storia sulla 'gavetta' necessaria per questi cantanti-concorrenti. Una raccomandazione debole che non ha fondamenti. Fortuna che c'è quel complimento rivolto a Matteo Becucci.
Forse, per Renato Zero, 15 anni di gavetta sono pochi. Lui si presenta ad X-Factor per reclamizzare l'ultimo album, Presente. Perché sa che quel palco, ora, è una vetrina d'eccezione. Il talent di RaiDue si è conquistato autorevolezza col tempo. E ha ragione Facchinetti nel dire che 'la musica batte sul 2'. Un tormentone che è diventano uno slogan. Anzi, un'opportunità. Per il pubblico, per i concorrenti e, sì, perfino per gli ospiti.    Renato Zero sa bene che X-Factor è seguito da gente che ascolta e compra musica. Quindi, quale occasione migliore per promuovere il suo album? Peccato per quelle critiche che aveva riversato sul programma alcune settimane fa, sottolineate anche da Dj Francesco con l'invito alla 'libertà' di dire qualunque cosa, 'come sempre...'. Così Renatone fa il buonista per farsi perdonare. Ma senza suscitare grandi effetti. Definisce le sue critiche 'delle carezze' e cerca d'esser delicato, anche se poi rifila nella frase successiva un 'stronzate' che forse poteva risparmiarsi. Ma tanto Del Noce era già lontano. Alla domanda (lecita) di un giornalista che evidenziava la debolezza degli inediti, Zero ha poi risposta che questo è solo il 'frutto di soli quattro mesi di lavoro'. Come a dire: bisogna fare più gavetta. Una considerazione come queste manderebbe su tutte le furie gli stessi concorrenti. Per non parlare poi del pubblico 'consapevole'. Pensiamo ad esempio a Matteo Becucci: sono almeno quindici anni che canta, suona, compone. E come lui anche gli altri concorrenti. Detto questo crediamo che Matteo abbia perdonato questa infelice uscita. Perché ha vinto, perché ha riscosso il successo che merita. E soprattutto perché proprio da Renato Zero è arrivato il più bel complimento: "Benvenuto fra noi". Eh sì, Matteo, benarrivato...