Silena DalFinestrino

Il richiamo della strada, ovvero del nulla.


Siti, dopo essere andata via di casa ed essersi cercata un lavoro aveva vissuto sempre con poco e i due mesi d'aria, interi o frammentati li aveva passati sulle strade del mondo. Spesso era andata lontano oppure no, suscitando sempre l'invidia oppure l'incredulità di amici e conoscenti che a parità di soldi incassati vivevano di stenti. Aveva riununciato solo al superfluo. Non se ne faceva niente. E adesso che gli anni cominciavano a pesarle addosso Siti pensava al suo grande sogno: andarsene via, camminare per le strade del mondo, senza fretta e rallentando il passo.  Amo i treni scalcagnati, quelli che quando sali anche per un lungo percorso salgono famiglie che aprono i cartocci con tutto il cibo che distribuiscono ai familiari e insistono perchè anche gli altri nello scompartimento dividano la loro mensa.L'acqua e limone l'ho accettata alla fine dalla signora con figli sul treno per Trivandrum. Non dimenticherò mai quella donna. Avevano con sé un paio di asciugamani bagnati per detergere il sudore del lungo viaggio. La stanchezza del treno che arrancava per le salite ferrate tra il Karnataka e il Kerala. Chi viaggia in aereo, chi prende treni disinfettati si perde il contatto del viaggio. Si perde il sorriso. Si perde i complimenti dei locali. Alla fine si perde anche il viaggio.  Si possono percorrere milioni dichilometri in una sola vitasenza mai scalfire la superficie deiluoghi né imparare nulladalle genti appena sfiorate.Il senso del viaggiosta nel fermarsi ad ascoltarechiunque abbia una storiada raccontare.Camminando si apprende la vitacamminando si conoscono le cosecamminando si sanano le feritedel giorno prima.Cammina guardando una stellaascoltando una voceseguendo le orme di altri passi.Cammina cercando la vitacurando le ferite lasciate dai dolori.Niente può cancellare il ricordo delcammino percorso. Rubén Blades  non mi fa inserire fotografie questa connessione e lascio che sia, magari le metterò in un secondo momento.