Silena DalFinestrino

metropoli, l'altra


 
foto angela NY 2013 un commento che alcuni mesi fa ho scritto su un blog amico :)
 
 
 
foto angela New York 2013 ...il vecchio si alza sempre presto la mattina, svegliato dai suoi ricordi, svegliato dalla sua natura. Non penetra  nessuna luce nello scantinato buio di Brooklyn dove vive. Poi esce. Negli ultimi tempi cammina  solo a piedi.  Va per il quartiere con la vecchia fabbrica e con le scritte sui muri che ricordano qualcuno che su quel marciapiede qualche tempo prima ci aveva lasciato la pelle. Qualche volta sui gradini della casa accanto c'è una vecchia donna. Di colore. Dimostra settant'anni e forse ne ha una ventina di meno. Forse beve, forse si fa di crack o forse si fa  soltanto di quel sogno americano che esiste solo per alcuni. Gli altri non l'hanno neanche mai pensato. Fino a qualche anno fa il vecchio girava per la città in bicicletta. Fino a che è riuscito a pedalare. Poi vendette la bici per mangiare qualche mese. La vecchia vicina saluta e poi dice qualcosa in una lingua che lui non conosce. Dev'essere uno slang che lui non sente la voglia di comprendere. Con un cenno risponde al saluto. "Toh ha nevicato stanotte, eppure è marzo e la primavera tarda ad arrivare quest'anno." Non si sente la neve nell'interrato abitato dai topi e dai ragni e non si sentono  neanche le rondini. Una volta le vedeva le rondini. Non ha documenti con sé il vecchio. Li aveva buttati dal finestrino del treno tanti anni fa. Non viene nessun dottore quando sta male. Quando le allucinazioni della febbre passano ecco che esce dalla sua tana e fa un cenno di saluto alla vicina.Domani o giù di lì non ci saranno più le allucinazioni   nello scantinato abitato dai topi e dai ragni. 
 
 
 
foto angela New York 2013