Silena DalFinestrino

UN DONO


Stamattina mi sono alzata, come ormai tutte le mattine da quando sono in Sicilia, alle sei e il cielo appena dietro la Calabria è di un rosa stupendo. Il tempo di ammirarla e mi lavo (acqua fredda, non sono riuscita infatti a far partire la caldaia) e giù in strada. Prendo l'auto e vado a far colazione nel primo bar che trovo sulla via. Finito di consumare la mia granita con panna e brioche, ci vuole coraggio alle sette di mattina ad ingollare una granita, ma lasciatemelo fare starò da queste parti solo una settimana :)Quando esco c'è una bicicletta con uno zaino su   e una scatolina con piccoli attrezzi per riparazione di biciclette. Avevo sentito qualcuno che parlava italiano con forte accento straniero, ma ero seduta nella stanza attigua e non ho visto chi parlava. Due uomini commentavano la bicicletta e commentavano di conseguenza il suo proprietario. Dicevano tra loro e anche con me che mi ero soffermata anch'io:-visto che padellona che ha?-dov'è la padella? faccio ioe mi mostrano un secchiello da ghiaccio che senza dubbio fungeva anche da pentola per cucinare ooltre che per lavare piatto o bicchiere. Un piatto d'allumino chiudeva questo cestello e uno spago teneva unito il tutto e l'assicurava alla bicicletta.Del ciclista neanche l'ombra e prendo la mia Fiat Panda molto basic e riparto. Mi fermo   cinquanta metri più avanti per comprar le sigarette e quando sto per riprendere l'auto si è appena fermato il ciclista, forse per andare anche lui in tabaccheria.Non ho l'abitudine di attaccare bottone con estranei, ma appena vedo questo signore non posso far a meno di dirgli ciao, da dove vieni e dove vai.E' tedesco ed è in viaggio da cinque, dico cinque anni. Torna in Sicilia tutti gli anni da novembre ad aprile e si ciba prendendo dei frutti dagli alberi che incontra per strada. Qualche volta gli hanno offerto un lavoro per un anno, ma ha risposto che lui non ha tempo per lavorare. Qualche volta fa qualcosa, ma gratis e per amicizia in cambio solo di un pasto caldo.E i soldi? gli domando.Non ho bisogno di soldi, risponde lui e poi quest'estato sono tornato in Germania e ho lavorato per cinque settimane, giusto il tempo di ricaricare denaro che basterà per molto tempo ancora. Dorme in tenda e sacco a pelo o in grotte che trova lungo la strada. Non usa internet, non usa altri aggeggi elettronici perché gli mettono tristezza. Ha un profilo facebook che di tanto in tanto gestisce un suo amico per postare qualche fotografia. Lui ha la strada e la bicicletta attrezzata. La sua casa, dice. Gli vorrei offrire la colazione, ma dice che prende soltanto un caffè e poi si mette in marcia. Dove vai oggi? Verso Tindari mi dice. Lo saluto affettuosamente come con un vecchio amico che si può incontrare lungo la via. Mi vuole fare un regalo: una penna di un uccello. Ne sceglie una da una borsetta che tiene in bici. Di un barbagianni incontrato a Caltagirone qualche tempo fa.Gli ho parlato non più di cinque minuti ma è stato un incontro che mi ha reso felice.