Silena DalFinestrino

sabotaggio?


Il lunedì di Pasqua ero al lavoro al museo quando il mio collega entra trafelato a dirmi che in cortile è entrato Franceschini il ministro dei beni culturali. Poco dopo entra in biglietteria per fare il biglietto. Era in visita privata e accompagnato da una ragazza che sembrava avere una trentina d'anni o poco meno. Probabilmente la figlia. Il mio collega che l'accompagna mi fa subito. Dai, Angela, due biglietti gratuiti per il Signor Ministro.  Ma lui vuole due biglietti a pagamento. Paga i suoi dieci euro e inizia la sua visita in museo. Un'oretta circa e dopo passa a salutare. Esce. E' passata una settimana e neanche che la nostra direttrice stamattina telefona per sapere chi fosse in servizio a Pasqua. Risponde una mia collega che le fa l'elenco. Poi capisco che sta telefonando riguardo alla visita del ministro. Chiedo di passarmela. C'ero io, dico. Ecco che arrivano accuse per la mancanza di comunicazione. Sulla mancanza di una telefonata a lei o a qualunque altro funzionario che avrebbero dovuto far gli onori al SIGNOR MINISTRO, nonostante fosse in visita privata!!! Il luogo in cui lavoro è bellissimo, la gente che lo dirige invece no. Capisco che il Signor Ministro si sarebbe sentito onorato di ricevere onori dal direttore del museo, (forse o si sarebbe solo infastidito se in una giornata festiva volesse fare una visita privata per godere di un palazzo splendido e di una collezione archeologica tra le più ricche al mondo per valore storico e artistico, provenendo da una necropoli ricchissima. Oggetti contestualizzati e oggetto di grandi studi) Forse se uno diventa ministro deve anche sottostare nei giorni di festa a riti e cerimoniali. Per fortuna che non sono ministro, direttore del museo, né possiedo nessun'altra carica. Nessuno lo ha trattato male il Signore di cui sopra e ha ricevuto le stesse cure di un qualsiasi altro visitatore. Mi rifiuto di accettare la logica della nostra Direttrice. Oppure viene la voglia di distruggere tutto. Una bella bomba e addio cultura. Amo troppo la cultura. Amo troppo il bello e sarebbe dar troppo peso a certa gente. Meglio far finta di nulla.