Silena DalFinestrino

FRONTIERE


Nei prossimi giorni un popolo in fuga si riunirà a Edirne.Vi racconto i miei passaggi a Edirne.La prima volta era il 1985 ed ero di ritorno da un viaggio in autobus e treni fino in Turchia.Edirne è un paese di frontiera. Edirne è un paesone che però ha la più bella moschea ottomana della Turchia e forse del mondo.Di là la Bulgaria che apparteneva ancora al Patto di Varsavia dove le merci non potevano circolare liberamente.Molti slavi si recavano a Istanbul, grande emporio da sempre di merce con i suoi caravanserragli sulla antica via della seta tentando di contrabbandare merci da rivendere nei loro paesi dal commercio serrato.Per andare in Bulgaria in treno bisognava andare alla stazione di frontiera a una decina di chilometri da Edirne e da lì attendere il treno che partiva la sera. Uno al giorno a quel tempo. Essendo arrivati con largo anticipo abbiamo passato il tempo in una lunga discussione tra disegni e linguaggio universale dei segni con il capostazione di EdirneIl secondo viaggio fu invece con la Lancia Delta con portabagagli occupato dal bombolone di GPL e sul sedile posteriore occupato da quattro zainetti e due bambini.Era il 1999 ed era l'epoca della guerra dei Balcani. Avevamo voluto mostrare ai nostri ragazzi la bellissima moschea   dell'architetto SINAN.La Bulgaria con noi dentro ci disinfettò ben bene l'auto,Lungo tutte le strade, processioni di carri armati, camion ONU, delle forze armate europee e camionette militari varie.  
dedicato a tutti i viaggiatori e a tutti i migranti e a tutti i fuggitivi del mondo.