foto angela corsica 2008lascia sempre un vuotoincolmabile chi va viaoltre le banalità che si diconoil dolore vero resta nel cuorenegli occhilà dove non si può mascherareLa città di domenicasul tardiquando c'è pacema una radio gemetra le sue moli ciechedalle sue viscere interitee a chi va nel crepaccio di una viatagliata netta tra le banche arrivadolce fino allo spasimo l'umanoappiattato nelle sue chiaviche e nei suoi ammezzati,tregua, sì, eppureuno, la fronte sull'asfalto, muoretra poca gente stranitache indugia e si fa attorno all'infortunio,e noi si è qui o per destino o casualmente insiemetu ed io, mia compagna di poche ore,in questa sfera impazzitasotto la spada a doppio filodel giudizio o della remissione,vita fedele alla vitatutto questo che le è cresciuto in senodove va, mi chiedo,discende o sale a sbalzi verso il suo principio...sebbene non importi, sebbene sia la nostra vita e basta.mario luzipoesie sparse