Silena DalFinestrino

Post N° 85


foto angela  2008                                                                              Da nessunoResta, al sommo di tutto, questa capacitā di tenerezzaQuesta perfetta intimitā con il silenzioResta questa voce intima che chiede perdono di tutto:- Pietā! perché essi non hanno colpa d'esser nati...Resta quest'antico rispetto per la notte, questo parlar fiocoQuesta mano che tasta prima di stringere, questo timoreDi ferire toccando, questa forte mano d'uomoPiena di dolcezza verso tutto ciō che esiste.Resta quest'immobilitā, questa economia di gestiQuest'inerzia ogni volta maggiore di fronte all'infinitoQuesta balbuzie infantile di chi vuol esprimere l'inesprimibileQuesta irriducibile ricusa della poesia non vissuta.Resta questa comunione con i suoni, questo sentimentoDi materia in riposo, questa angustia della simultaneitāDel tempo, questa lenta decomposizione poeticaIn cerca d'una sola vita, una sola morte, un solo Vinícius.Resta questo cuore che brucia come un ceroIn una cattedrale in rovina, questa tristezzaDavanti al quotidiano; o quest'improvvisa allegriaDi sentir passi nella notte che si perdono senza memoria...Resta questa voglia di piangere davanti alla bellezzaQuesta collera di fronte all'ingiustizia e all'equivocoQuesta immensa pena di se stesso, questa immensaPena di se stesso e della sua forza inutile.Resta questo sentimento dell'infanzia sventratoDi piccole assurditā, questa sciocca capacitāDi rider per niente, questo ridicolo desiderio d'esser utileE questo coraggio di compromettersi senza necessitā.Resta questa distrazione, questa disponibilitā, questa vaghezzaDi chi sa che tutto č giā stato come č nel tornar ad essereE allo stesso tempo questa volontā di servire, questa contemporaneitāCon il domani di quelli che non ebbero ieri né oggi.Resta questa incoercibile facoltā di sognareDi trasformare la realtā, dentro questa incapacitāDi non accettarla se non come č, e quest'ampia visioneDegli avvenimenti, e questa impressionanteE non necessaria prescienza, e questa memoria anterioreDi mondi inesistenti, e questo eroismoStatico, e questa piccolissima luce indecifrabileCui i poeti a volte danno il nome di speranza.Resta questo desiderio di sentirsi uguale a tuttiDi riflettersi in sguardi senza curiositā e senza storiaResta questa povertā intrinseca, questa vanitāDi non voler essere principe se non del proprio regno.Resta questo dialogo quotidiano con la morte, questa curiositāDi fronte al momento a venire, quando, di frettaElla verrā a socchiudermi la porta come una vecchia amanteSenza sapere che č la mia ultima innamorata.vinicius de moraes