Silena DalFinestrino

lungo volo


Il lungo volo dalla mattina presto di domenica via Parigi. E gia´la novita´perche´ c´e´ un autobus che collega i vari terminal che vanno dalla A alla F e invece  tutte le altre volte che avevo fatto coincidenza a Parigi percorrevo il grande aeroporto Charles de  Gaulles dall´interno.Il volo da Parigi ha come rotta il grande Sud, una rotta mai fatta. Dopo la Spagna percorre la costa del Marocco, vedo Marrakech, Ourzazate sulla mappa del monitor davanti a me. L´oceano atlantico e le isole di Porto Santo, Las Palmas, Funchal, non le riconosco, sono segnate sulla mappa.L´attraversata dell´Oceano e poi il Brasile, il volo costeggia la costa brasiliana, cominciando da Belem e poi piano piano fino a Sao Paulo.Guardo due film completi e altri ne ho iniziati e poi lasciati: La duchessa e Mamma mia.  Ne parlero´magari un´altra volta di questi film.A Sao Paulo la dogana e poi il check in per il volo per Salvador de Bahia. Davanti a me un un uomo di Burkina Faso e una suora nigeriana, prendono il volo per Belem, per andare al Forum Sociale Mondiale di Belem, sulla crisi che si abbattera´principalmente sui paesi dove la fame c´e´davvero.Prima di partire avevo guardato sulla carta Belem e´al nord, sul Rio delle Amazzoni, tropppo distante dal mio percorso.Il prossimo volo me lo cambiano di gate a dieci minuti di partenza, ma ero all´erta e mi ero informata, anche di piano e´spostato.  Sull´ultimo volo dormo un po´e non vedo neanche portare lo snack che era previsto, meno male cosi´ la lunga notte sara´meno dura. mi dico.All´aeroporto di Salvador prendo il taxi, sapevo gia´che il servizio di autobus finisce. C´e´l´agenzia dentro l´aeroporto dove si paga e danno una ricevuta con un fiocchetto attaccato, la mia e´arancione, penso dipenda dalla zona, e mi faccio portare all´ostello prenotato, dove arrivo in piena notte, domando l´ora e sono le due. La camera e´chiusa. Le ragazze avevano chiuso lasciando la chiave dentro e cosi´gli addetti della reception devo farsi aprire chiamando e bussando.Passando per la strada con il taxi e´pieno di gente qui sull´avenida oceanica dove sono e anche nell´ostello c´e´ancora tantissima gente. Sono troppo stanca per guardarmi attorno. Questa mattina mi sono poi svegliata appena ho visto un po´di luce fuori, ho chiesto l´ora e mi hanni]o detto che sono le sei, c´e´un´ora in meno che a Sao Paulo. un abbraccio a tutti quelli che passeranno da questa strada per apprensione e affetto nei mie confronti o per altro... aspetto che si facciano le otto´per la colazione... poi mi incammino per il mio viaggiovi voglio bene.vostra angela