nella quiete del mattino dentro i pensieri del risveglioquelli tenui, quando è non è ancora l'ora per il farerivede se stessa Silena in quella terrazza davanti al marecome ancora sta insieme alla luna di un giorno che ancora stenta ad arrivarediventa grande quelle nottifissa quella stellae quelle domande che non ricevevano risposte alloraforse neanche oggie tutto era donato a un quadernosi può diventar cattiviper non aver ricevuto amoresi può diventare acidisi può raggirare il mondo di mille sacrilegioppure si può fuggirelottaree si può anche perderee Silena lasciò presto quel mareinseguì la stradacorse per desertiguardava scorrere i fiumie ne ascoltava i cantie lungo il ringhiar dei tuoni tornava coi pensieri a quella casasi confuse con gli abitanti delle metropolisi affacciava ai bar curiosando dalle finestre aperteuna notte di Capodanno vagava per le calli di Veneziaa guardare gli altri ragazzi festeggiaree non era a quelle festenon era in nessun luogoamava ricamare attraverso la fotografiail mondo che le passava accantoraccontava al vento come sapevanessuno fermava Silenaneanche quando le facevano malec'era sempre un'ombra in un deserto...
Silena in fuga
nella quiete del mattino dentro i pensieri del risveglioquelli tenui, quando è non è ancora l'ora per il farerivede se stessa Silena in quella terrazza davanti al marecome ancora sta insieme alla luna di un giorno che ancora stenta ad arrivarediventa grande quelle nottifissa quella stellae quelle domande che non ricevevano risposte alloraforse neanche oggie tutto era donato a un quadernosi può diventar cattiviper non aver ricevuto amoresi può diventare acidisi può raggirare il mondo di mille sacrilegioppure si può fuggirelottaree si può anche perderee Silena lasciò presto quel mareinseguì la stradacorse per desertiguardava scorrere i fiumie ne ascoltava i cantie lungo il ringhiar dei tuoni tornava coi pensieri a quella casasi confuse con gli abitanti delle metropolisi affacciava ai bar curiosando dalle finestre aperteuna notte di Capodanno vagava per le calli di Veneziaa guardare gli altri ragazzi festeggiaree non era a quelle festenon era in nessun luogoamava ricamare attraverso la fotografiail mondo che le passava accantoraccontava al vento come sapevanessuno fermava Silenaneanche quando le facevano malec'era sempre un'ombra in un deserto...