Silena DalFinestrino
visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang
La çorba fatale.
Questa è l'ultima notte a Parigi. Domani giro per il XX arrondissement e poi a casa. Grazie a tutti voi che mi avete accompagnata e un abbraccio speciale per la pazienza. |
LE FEU A L'ECOLE DES BEAUX ARTS. |
Un pomeriggio di agosto a lavoro, noia e nient'altro. Mi diletto solo a domandare da dove vengono i visitatori stranieri. E' una vecchia abitudine, mai persa. Quand'ero piccola mi piaceva il mese d'agosto perché guardavo le automobili con targa straniera. venivano dall'Europa o dal Nord Italia. emigranti di ritorno per la vacanze o viaggiatori. Una signora arriva trafelata e domanda come può fare a pagare una multa. E' il quattordici agosto, vigilia di una festa. Provo a telefonare al Comune, ufficio contravvenzioni. Decine di telefonate ma non riescono a darmi aiuto. Nessun ufficio postale è aperto di pomeriggio prefestivo. Non conoscono l'IBAN per un bonifico e la signora l'indomani deve partire e la macchina è a noleggio. Era successa a me la stessa cosa a Bruxelles la vigilia della partenza con un'auto noleggiata. Non avevo capito che un segnale blu nuto sta a significare che non si può parcheggiare. Ma sulla multa c'era un numero di conto bancario. Così al ritorno in Italia ho potuto fare un bonifico internazionale. In Italia no. Non c'era niente. Alla fine di tutte quelle chiamate non riuscendo ad aiutare la signora mi faccio dare i soldi per pagargiela io la multa. Poi le ho mandato per e mail la fotografia del pagamento. Ho poi tenuto con me la ricevuta del pagamento e la copia che aveva attaccata al parabrezza. La signora era di Parigi. Stamattina ho acquistato una bella cartolina, una busta, ho scritto due parole di saluto e sono andata a portare la lettera con la contravvenzione pagata. Da viaggiatrice a viaggiatrice. Un favore che non mi è costato quasi nulla. La casa si trova nel XIV arondissement e vicino ad alcune vie molto belle, muri fioriti e case basse. Una bella giornata e come al solito mi sono stancata a più non posso. Un abbraccio a tutti voi |
C'era il sole ieri a Parigi e i bambini vociavano nel parco di Montsouris, un cinese si allenava, forse stava facendo Taijiquan inteso come arte marziale, i movimenti mi sembravano un po' più veloci di quelli che ho sempre visto fare ai vecchietti nei parchi cinesi. |
foto Henry Cartier Bresson
E finalmente Parigi da sola. Per la prima volta da sola. Assumerà un'altra visione. Io e Parigi.. Mentre arrivavo con l'autobus dall'aeroporto e mi godevo l'avvicinarsi della metropoli, mi sentivo finalmente felice. Ci vuole davvero poco per trovare il coraggio di essere se stessi. Ricevute le chiavi dello studio, sono uscita a comprare un kebab, quelli parigini sono pieni di patate fritte e ho fatto fatica a finirlo. Forse esco a fare una passeggiata per il quartiere. E' quello del cimitero Pere Lachaise, dov'è sepolto Jim Morrison. L'integrazione negli arondissement meno centrali è commovente. Vedere parigini seduti ai tavoli vicino alle etnie più varie è un'altra delle cose che mi commuove. Se il mondo è di tutti è giusto che tutti vadano dove vogliono. No? Qui turisti se ne vedono pochi. E domani comincerà la mia visita personalissima, questa volta solo con me stessa, della mia Parigi.
E c'è anche un museo dell'immigrazione di cui non avevo mai sentito parlare. Ho visto i manifesti questa sera in metropolitana. |
Post n°426 pubblicato il 18 Settembre 2014 da DONNADISTRADA
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Non ho mai creduto negli oroscopi, anche se in passato mi sono dilettata di cercare transiti dei pianeti al momento della mia nascita, cercando quelle posizioni nelle effemeridi. Ma era solo un gioco, così come sin dalla prima volta che avevo visto i tarocchi disegnati da Mantegna e da altri pittori ad una mostra a Parigi e ne ho acquistato alcuni mazzi. Anche quelli moderni sono dei capolavori artistici. Ma niente di più- Negli ultimi mesi mella mia casella di posta elettronica, nella casella spam, mi arriva ogni giorno l'oroscopo. Non so come mai mi arrivi ma non l'ho mai spostato nella casella di posta in arrivo, selezionando il messaggio come affidabile. Fatto sta che in questo mese di agosto l'oroscopo mi comunica che Saturno e Giove sono sfavorevoli. Ben due pianeti contro! Coincidenza oppure no, mi capitano cose spiacevoli, sento ostilità negli altri e. dulcis in fundo, mi sono fratturata un dito del piede ad una settimana dalla partenza per un viaggio. Oh l'immagine di uno degli arcani maggiori è caduta sulla Fortezza, una carta positiva :) Ma non starò a casa a riposo invece di andare a visitare la Ruhr. |
Post n°424 pubblicato il 04 Agosto 2014 da DONNADISTRADA
Erano spente o accese le stelle? Quando le ore passano finte durante tutto il giorno arriva la notte e appare in tutta la sua nudità terribile e sincera l'insonnia, non si può a nessuna notte fingere. E forse è arrivato il momento di organizzare davvero la strada.
le foto sono del mio ultimo viaggio in Cina
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Post n°423 pubblicato il 15 Giugno 2014 da DONNADISTRADA
Prederisco la metropoli alla campagna, preferisco la solitudine alla compagnia, specie la compagnia che non dà ristoro. In questo periodo rifletto su di me e sul futuro degli ultimi anni che mi resteranno da vivere. Ho ancora tempo, anche se so bene che di solito ho scelto all'improvviso, per intuito, sentimento e passione del momento. Per ora è soltanto un sogno. Non mi piaceva essere criticata per ogni cosa quand'avevo diciotto anni. Aspiravo ad andarmene a vivere sotto un ponte. Poi ho fatto delle cose normali, come una famiglia, una casa poi una casa più grande quando i bambini erano diventati grandi da prendersi tutto lo spazio. Ho fatto tanti viaggi, i più belli e i più difficili da sola. Nessuno mi ha regalato nulla, anzi dalla famiglia di origine ho ricevuto solo i bastoni tra le ruote, in maniera fisica o figurata. I bambini sono stati gioia grandissima. Partecipare al loro diventare grande, anche loro senza compromessi e senza vittorie. Ho tempo ancora un po' per andare sotto un ponte, partire in bicicletta o chissà. Sono stanca del mio lavoro. Forse perché non ho saputo ricevere quelli che credevo i giusti riconoscimenti? Forse no, solo perché è giusto il momento di andarmene sbattendo finalmente la porta.
Le foto sono di Hong Kong, febbraio 2014 Ierinotte invece di dormire ho guardato un migliaio di vecchie foto, soprattutto dei viaggi fatti da sola. Ci ho trovato passione, è a quella passione che voglio essere fedele. Non credo in nessun'altra cosa o principio. Tutti elementi senza valore alcuno. Perdonate se sono assente. Una stanchezza incredibile nei confronti della vita quotidiana mi sta spossando. Non resisterò ancora tanto tempo. Mi piace dormire la notte.
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Post n°422 pubblicato il 29 Maggio 2014 da DONNADISTRADA
foto angela Hong Kong 2014 Siamo il tempo. Siamo la famosa __ Jorge Luis Borges - "Sono i fiumi" __
Leggo di amici, conoscenti, di altra gente sconosciuta e penso al mio viaggio, senza meta a parte la strada e me. Di ogni viaggio è protagonista solo chi lo effettua. La pelle che si mette in gioco e poi niente altro. Senza sponsor e senza altro. Ci sono io e i miei pensieri. Non chiedo altro. Non so cosa potrà capitarmi e non so neanche se posso farcela.
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Quella volta non ero riuscita ad arrivare in Cornovaglia in autostop. Penzance, nonostante il cartone con la direzione, mi aveva portato fino a Okeampton, ore e ore ad aspettare un passaggio camminando sotto il sole e poi il vento e poi la grandine. Bisognava rinunciare. Allora si ritorna indietro ancora tra sole poi grandine e poi vento fino a trovare un bed and breakfast dove la signora mi aveva offerto il tè con dei dolcini. Sono passati almeno trent'anni da quella volta. Ora sì che posso tornare in Cornovaglia finalmente. E' ancora la vecchia Inghilterra dove sembra che il tempo si sia fermato. Non ci sono le solite catene di fast food ma i vecchi fish and chips e i vecchi negozi con le porte di legno dipinte a mano. Il tempo è sempre uguale: sole che si alterna alla pioggia. Ottima strada per allontanarsi da tutto quello di cui non mi importa più. La strada è sempre dura per chi la percorre ma non ha compromessi e non mi tradisce. Non più di una settimana fa a Milano mi hanno rubato il cellulare. Adesso non c'è più. Restano le cose importanti e i miei pensieri di andarmene via per sempre da sola e senza nessuno. Ho bevuto il sidro stasera, che nonostante si leggero come gradazione alcolica dà alla testa. Lascio che i pensieri spazzino via tutto l'inutile che mi porto addosso. Quanta zavorra di cui liberarsi. Si può vivere senza molte cose tranne i pensieri. |
Post n°420 pubblicato il 27 Aprile 2014 da DONNADISTRADA
Il lunedì di Pasqua ero al lavoro al museo quando il mio collega entra trafelato a dirmi che in cortile è entrato Franceschini il ministro dei beni culturali. Poco dopo entra in biglietteria per fare il biglietto. Era in visita privata e accompagnato da una ragazza che sembrava avere una trentina d'anni o poco meno. Probabilmente la figlia. Il mio collega che l'accompagna mi fa subito. Dai, Angela, due biglietti gratuiti per il Signor Ministro. Ma lui vuole due biglietti a pagamento. Paga i suoi dieci euro e inizia la sua visita in museo. Un'oretta circa e dopo passa a salutare. Esce. |
Post n°419 pubblicato il 24 Aprile 2014 da DONNADISTRADA
- Ti parlo sottovoce. E' quasi un sussurro il suono che ti accarezza la pelle. Tu non ami rispondermi, non oggi. Lascia che sia io a raccontarti. Ora, come tante volte, ti parlerò del tempo. Lo so che comprendi che non è banale parlare del nostro tempo. Ho voglia di riprendermelo per intero tutto il mio tempo, quel poco che ancora mi resta. Ne ho speso proprio tanto rincorrendo un inutile denaro, fingendo di illudermi che fosse la giusta ricompensa per il tempo passato inutilmente a fare qualcosa in cambio di una remunerazione. Quando sono andata via di casa era la libertà che cercavo. Disperata libertà. -L'hai trovata poi? domandi tu, mio caro. No, Anche quella ricerca è stata solo una inutile illusione. Non ero libera individualmente al tempo. Forse ero troppo giovane, forse ero solo patologicamente malata di amore. Amore dato e ricevuto. Forse solo immaginato. Se ti dicessi che l'amore in certi casi è solo una masturbazione che si fa in più d'uno che diresti? Forse ti stupirei. Mi sentiresti poco dolce. Ti apparirei poco femminile. Non riconosci la mia durezza? E adesso che finalmente ho l'età, posso finalmente riprendermi il tempo. Posso riprendermi la mia libertà. Tutto l'intervallo tra l'oggi e il giorno in cui inizierà la ripresa del mio tempo ormai ha poca importanza. Mi lascia indifferente. Forse. Forse invece sto solo mentendo a me stessa. Non più tardi di due giorni fa ho pianto. Di fronte alle ingiustizie, alla non approvazione perché non mi sono mai saputa svendere spuntano le lacrime. Sono lacrime di rimpianti. Di illusioni. Di giustizia mancata. Adesso non ho più voglia di sabotare il mondo. La disillusione mi attanaglia come un polpo nero, immenso e selvaggio. Non mi difendo. Attendo. Dioniso è il dio della libertà. Del viaggio. E' un dio pagano e non ha bisogno di accoliti. Oh stai dormendo di già, mio caro. Non hai sentito molto di ciò che ho detto? Non importa neanche che tu mi ascolti. Non importa neanche che tu ci sia. E alla fine non ha importanza neanche che ci sia io. |
Miei cari, questo è l'ultimo giorno di viaggio in Cina. Le tre settimane sono volate in un baleno e domani iniziano i voli di ritorno. Il viaggio non doveva arrivare fino a Beijing, il mio compagno prima di acquistare il biglietto aveva detto che la Cina andava benissimo, ma la Cina dove io non ero stata nei miei precedenti viaggi in solitario. All'inizio avevo tenuto fuori quindi la capitale, ma prima di ripartire da Guangzhou alla volta ancora di Hong Kong, ho insistito per andare a Beijing. L'ho convinto che non poteva mancare una città dove tutto è immenso e bello nello stesso tempo. A me avrebbe fatto grande piacere rivedere la capitale della Cina dopo dieci anni e per lui sarebbe stato importante vederla per la prima volta. Eccoci allora a prenotare un volo da Guangzhou a Beijing e un altro volo da Beijing a HK da dove poi ripartire per Monaco e poi per l'Italia. In ogni caso ne è valsa davvero la pena perché Beijing conserva intatti i capolavori dell'antico splendore. I templi e il Palazzo Imperiale chiamato da noi La città proibita sono spettacoli che lasciano senza fiato. Mi ha stupito che dopo dieci anni avessero completamente blindato la Piazza Tienan'men e per percorrerla bisogna essere perquisiti dalla polizia che presidia tutta la piazza. Ho scoperto la mattina dopo il nostro arrivo che c'è un congresso del popolo che riunisce a Beijing circa tremila persone che alloggiano tutti o in buona parte al Beijing Hotel che si trova a dieci metri dal nostro nella piazza Tienam. Anche usufruire della metropolitana è difficoltoso e bisogna essere perquisiti, passare attraverso il metal detector e passare ai raggi x le borse portaoggetti anche di piccolissime dimensioni. Anche la piazza è completamente transennata quindi per entrare nel Palazzo Imperiale bisogna subire questo trattamento. Il problema si complica nelle ore di maggior accesso perché si forma una lunghissima coda e bisogna perdere un sacco di tempo incolonnati. A parte questo per me rappresenta una vittoria personale in quanto nel mio precedente viaggio era accaduto qualcosa di particolarmente brutto e per questo ho aspettato l'ultimissimo giorno per scrivere questo post. Non è ancora andata del tutto, c'è ancora domani, Ne avevo parlato in precedenti blog che ho chiuso. Aspetto per raccontare nuovamente quell'episodio da casa la settimana prossima. Per adesso questo è l'ultimo post dalla Cina e, abbracciandovi tutti, vi do appuntamento a lunedì prossimo dall'Italia. sempre vostra angela |
Il viaggio a Canton ovvero Guangzhou (leggi GUANGIU') era una sorpresa, Canton non l'avrei mai immaginata così grande, così estesa, ma soprattutto non l'avrei immaginata così vivace, ricca, entusiasmante, piena di grattacieli fantastici. Dopo Hong Kong, bella ma prevedibile, forse alcuni grattacieli sono opere d'arte di per sé, vedi il grattacielo della Bank of China, che dopo l'annessione alla Cina ha costruito un gioiello minimal con luci lineari che per qualche ora poco prima del crepuscolo disegnano linee appena visibili ma di grande effetto e dopo le sale da gioco di Macao, anch'esse spettacolari e tante ma tante, tutte collegate ai grandi hotels, alcuni con spettacoli di ballerine che quasi sembra di essere a Las Vegas, Guangzhou lascia senza fiato perché la modernità e la bellezza qui è come al solito cinese. Enorme. A perdita d'occhio. Non è facile girare in autobus, a dire il vero non è facile neanche girare in taxi, tranne che non si abbia un indirizzo molto preciso scritto in cantonese, lingua diversa dal mandarino e un numero di telefono dove il tassista possa telefonare per raggiungere il luogo desiderato. E' più facile girare in metropolitana, tante linee e alcune ancora in costruzione che mettono in contatto punti della città molto distanti tra loro. Modernissimi treni super tecnologici dove si illumina in rosso il percorso già fatto, lampeggia in rosso la stazione dove si sta per arrivare ed è illuminata in verde nella zona ancora da percorrere. Luci avvisano da quale lato si aprirà la porta. Scritte in ideogrammi e in inglese. Dopo dieci anni dal primo viaggio in Cina, già impressionante per l'immensità del tutto, adesso a Guangzhou rimango senza fiato. Ogni parola che potrei dire è poco significativa nei confronti della realtà. Sviluppo senza uguali per noi poveri occidentali che al massimo abbiamo letto della Cina di Marco Polo. Una torre, la Canton Tower, con spettacoli in ognuno dei piani e le persone, cinesi, fanno la coda per aggiudicarsi i posti per divertirsi con i loro bambini, i loro partners o gli amici. Una biblioteca super e ipermediatica a dieci piani che addirittura sterilizza i libri prima chie siano consegnati. Un viale pedonale con giardini orientali, laghetti e luci e musica e negozi sotterranei appena visibili da scalinate che si aprono ogni duecento metri circa. Tra grattacieli che svettano ai lati e la tranquilla bellezza del luogo. Armonia, grandezza e modernità. L'antico tra cortili con case piccolissime e tempi completano la meraviglia. Chi ci andrà tra qualche anno la troverà ancora più ricca, ancora più maestosa. Oggi domenica sera i grattacieli ancora in costruzione avevano le gru in movimento per portare avanti più in fretta possibile le opere iniziate. Gli operai faranno i turni come in una fabbrica o in qualsiasi altro posto dove bisogna esserci sempre e comunque. Andate a Guangzhou, se potete. Merita. E come al solito, un saluto e un abbraccio da quest'altra Cina. sempre vostra angela
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Viaggio. Non vacanze.
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Il mio progetto di viaggio alla ricerca di Dioniso procede per ora soltanto come idea tra prese in giro e incredulità varie. Per ora solo un'idea, un sogno, forse desiderato da quando ero ragazzina. Poi temporaneamente messo da parte in cambio di una vita molto più borghese, che però non mi ha mai entusiasmato. Non vi ho mai fatto parte. Ma non si può continuare ad andare a lavorare per milletrecento euro al mese per accontentarsi solo di mezza giornata libera al giorno e un mese e mezzo di ferie l'anno. Si può vivere con molto meno o quasi niente e avere in cambio tutto il tempo.
Non ho chiesto a nessuno di venire con me e non lo chiederò. Ho chiesto a qualcuno, se vorrà, di venirmi a trovare. E con piacere vedrò qualsiasi persona che abbia voglia di raggiungermi. E' il mio viaggio, non condivisibile con nessuno se non per qualche breve tratto.
Ci vuole coraggio per intraprendere questa avventura? A mio parere, forse no. Ci vuole solo tanta incoscienza e, fatalisticamente, che accada quel che deve accadere.
foto angela NY 2013
Le Voyage (Charles Baudelaire) I |
Nessun buio viene a dire che è ora di dormire. la solitudine di P. P. Pasolini |
foto Angela West Bengali, 1995
Personaggi: Putù: viaggiatrice occidentale. (nome affibbiatole da Ranjan) Ranjan: ragazzo di Kolkata, personal guide di Putù.
Ranjan: Perché sei venuta in India?
Putù: Mi piace l'India, Da anni desideravo venire in India e durante il mio primo viaggio non Sono riuscita a godermela per come desideravo. Ho cominciato a sentire fastidio per molte Cose e a sentire nausea verso la maggior parte degli odori. Avevo scoperto di essere incinta. Adesso vorrei rimediare.
Ranjan: Cosa stai cercando?
Putù: Niente di particolare!
Ranjan: Noi qui in India abbiamo molto a cura l'igiene. Ci laviamo ogni qualvolta veniamo a contatto con elementi di sporcizia che tocchiamo esclusivamente con la mano sinistra. La mano destra la usiamo per portare il cibo alla bocca. La mattina facciamo sempre il bagno purificante. Voi sempre "toilet paper" e amcora sempre.
Putù: Nelle acque dei fiumi?
Ranjan: No, Quello è un rito, si fa solo in particolari occasioni. In genere a casa e prima di fare qualsiasi altra cosa. Inoltre non entriamo mai in casa con le scarpe. Neanche nella case altrui. Ci togliamo sempre le scarpe prima di toccare il pavimento di una casa.
Putù: Conosci Ravi Shankar?
Ranjan: Non è musica tipica indiana. E' new age. Come stavi prima di venire in India.
Putù: E' un viaggio per me importante questo. Prima scattavo fotografie. Ho letto il Bagavad Gita prima di partire. Anche altri libri sull'India.
Ranjan: Ho capito. Sei venuta a cercare la pace in India. Non temere, è così per la maggior parte dei viaggiatori occidentali. Io ogni mattina dopo l'abluzione faccio il saluto al sole. Dopo esco a cercarmi qualche lavoro.
Al rientro in Europa Putù tolse sempre le scarpe prima di entrare in casa.. La ricerca della pace per un Indiano è la fuga dalla depressione degli occidentali. Loro possono avere soltanto problemi reali, economici o di salute.
foto Angela, una strada 2009 |
foto angela Florida 2013
M. Tu sei sempre andata via, hai visto il mondo, io non mi sono mai allontanato dall'Italia. A. Solo per brevi periodi. Al massimo un mese e mezzo, spesso anche meno. Attendo che arrivi il tempo di andare. Per sempre. M. (sorridendo come fa di solito lui) Tu non andrai via per sempre. Vuoi mettere la famiglia? I nipotini che potrebbero nascere e oggi, i nipoti, sono a carico dei nonni. A (a parte pensare che la futura nuora non mi affiderebbe mai eventuali nipoti miei ed eventuali figli suoi) (pensiero che non dico a M.) entra L: A. No, niente Skype. M e L. Perché no? A. Nessun messaggio in tempo reale. Possono scrivermi e io leggerò e risponderò, ma non in tempo reale. L. E i soldi? Guarda che non ti daranno 800 euro, te ne daranno al massimo 400. M. E poi quando torni che ci fai anche con solo 800 euro al mese? A. Avrò finalmente tutto il mio tempo. Avrò anche il tempo per annoiarmi. (Anche quello per morire.) (Ma che ve lo dico a fare?) (Potrei rimanere solo per qualcuno che mi facesse dimenticare del resto) sss. (Questo io non l'ho detto. Neanche a voi l'ho detto!!!) Le frasi tra parentesi non le ho pronunciate. Le scrivo qui. ...non sono entrata in banca anch'io, ma ho accettato un lavoro (anche se forse è un non lavoro) ma anch'io ho qualcosa da cui devo liberarmi e da alcuni legami che sono ugualmente un compromesso... ancora un po' di pazienza... Di Dioniso di Semele illustre figliolo
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NY 1997 foto angela
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