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PACS: questo oscuro oggetto del desiderio

Post n°95 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da andrea.983
 
Tag: Pacs

I Pacs o sono una cocciuta e cieca impuntatura ideologica dei '68ini e loro figli, che confondono il progresso civile con la volontà di opporsi e distruggere istituzioni ritenute 'vecchie' (la famiglia e il matrimonio) o sono un semplice, quanto pericoloso, atto di opportunismo politico dei partiti della sinistra e dei radicali.
In ogni caso una soluzione falsa ad un falso problema, perchè per chi non vuole il matrimonio religioso esiste già il matrimonio civile.
Questo è il dubbio che mi assale leggendo l'articolo di Massimo Fini sulla prima pagina del Gazzettino del 14-12.



Ne riporto i punti più importanti (trovate l'intero testo a questo link: ariannaeditrice.it).

"Se due persone di sesso diverso stanno insieme senza sposarsi è perchè, evidentemente, vogliono essere sciolte dai vincoli, dai diritti e dai doveri che il matrimonio comporta. Vogliono vivere liberamente il loro rapporto senza che lo Stato ci metta sopra il suo cappello. E allora che senso ha reintrodurre surrettizziamente quei vincoli, quei diritti, quei doveri con i Pacs? Che senso ha istituire una sorta di 'matrimonio parallelo' che ha gli stessi vincoli, gli stessi reciproci diritti-doveri, gli stessi effetti all'esterno del matrimonio civile? Se due persone vogliono essere legate con gli stessi, identici, vincoli del matrimonio civile allora che si sposino, come ha detto giustamente la senatrice Binetti, e non rompano più i marroni.
Lo Stato dice semplicemente a una coppia che chiede di essere tutelata in quanto coppia: per questo ho già un istituto, il matrimonio civile, perchè me ne chiedi un altro che ha lo stesso contenuto? Senza contare che i Pacs giuridicizzando in maniera approssimativa una materia che il matrimonio, istituto secolare, regola in modo preciso, si prestano a una serie di equivoci e anche di discriminazioni proprio fra le coppie di fatto. I Pacs prevedono la convivenza, nella stessa casa, da almeno tre anni. Ma se io vivo a Milano e lei a Firenze, siamo legati sentimentalmente, ci vediamo quando possiamo, non siamo per questo una coppia di fatto? E se invece io convivo in casa con una domestica o con una badante, magari da vent'anni, costei sarà autorizzata ad avvalersi dei Pacs ledendo, per esempio, i diritti ereditari dei miei figli, sia che essi siano nati dentro o fuori un matrimonio? Chi è che stabilisce che il rapporto con quella domestica non era anche sentimentale? Il matrimonio civile ha il vantaggio di rendere esplicita la volontà della coppia. I Pacs fanno entrare i rapporti fra due persone di sesso diverso in una nebulosa in cui è possibile qualsiasi strumentalizzazione.
Diverso è il discorso per le coppie gay. Perchè costoro, a differenza di quelle etero, non hanno la possibilità di giuridicizzare i loro rapporti, di godere reciprocamente di diritti e doveri, sposandosi. Per loro, e solo per loro, i Pacs avrebbero un senso. Ma allora la cosa più semplice è legalizzare le nozze omosessuali, invece di istituire per tutti un isituto ibrido quando ce n'è già uno che è perfettamente adatto a esaudire le esigenze di una coppia che, invece di vivere liberamente la sua unione, vuole instaurare, ad uso interno ed esterno, vincoli, diritti e doveri propri del matrimonio."

Al momento non trovo falle nella tesi del giornalista.
Ai sostenitori dei Pacs chiedo: dove sbaglia questo ragionamento ?
Perchè le coppie uomo-donna hanno tanto bisogno di riconoscimento giuridico dei Pacs ? Mi avete dato alcune risposte, nessuna mi ha convinto. Non mi sembra funzioni la motivazione economica, se è vero che prevedono almeno 3 anni di convivenza. Neppure la motivazione morale valida contro il matrimonio religioso mi sembra accettabile.
Chi sostiene i Pacs lo fa unicamente per gli omosessuali ?
Dunque per ora mi sento contrario al riconoscimento giuridico dei Pacs.
Alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali, seppure io comprenda il ragionamento logico di Massimo Fini, sono contrario per idee mie personali e non le metto in discussione. Penso che per le unioni fra omosessuali sia comunque necessaria una soluzione, diversa sia dal matrimonio sia dai Pacs.

2 - continua -

Nei prossimi post :
* Pacs, Unioni civili, Unioni solidali
* Esperienze, opinioni di chi convive.
* Ipocrisia, ideologia, dubbi.

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Se non avete letto la prima parte della storia potete farlo qui: The Million Ueros Home Page ok.....

 
Commenti al Post:
lenin1986
lenin1986 il 02/01/07 alle 16:25 via WEB
1) per una coppia gay non è permesso nemmeno quello 2) per un coppia con reddito zero che studia un matrimonio è insostenibile e controproducente 3) per una coppia che non vuole sposarsi sarebbe un ottima alternativa……….quindi basta con l’integralismo cattolico che ancora aleggia e che crede di avere l’esclusiva su tutto…
 
andrea.983
andrea.983 il 02/01/07 alle 16:49 via WEB
1 - è vero i Pacs sarebbero la soluzione per le unioni tra omosessuali, ma, usando una metafora, non sarebbe come il paziente al quale, per fermare un'emorragia di sangue ad una mano venga fermato il cuore? In concreto rendendo legale una cosa precaria non sarebbero nocive all'istituzione famiglia, che andrebbe sostenuta ? Non ci sono altre soluzioni per i gay? 2 - perchè il matrimonio è insostenibile per una coppia a reddito zero? Sarò ingenuo... non credo sia obbligatorio offrire il pranzo, trovare una casa dove vivere dopo sposati. Se due persone si amano... 3 - il terzo punto è quello che mi attira di più e quello che capisco di meno per quella voce: integralismo cattolico.
 
 
lenin1986
lenin1986 il 02/01/07 alle 20:28 via WEB
1. una coppia gay non ha nulla di precaria ma è una coppia come tutte le altre 2. il matrimonio è difficile da sostenere per una coppia che a 20 ha già un figlio ma ancora studia...un esempio è la ragazza di mio fratello...hanno un figlio da due anni ma studiano ancora (hanno 21 anni)...lei ha fatto domanda per una borsa di studio che non ha ricevuto anche se con il ragazzo forma una coppia con reddito zero...l'edisu ha chiarito che il problema era che la loro coppia non è riconosciuta quindi seppur rientrando nei meriti non rientra nel reddito perchè per la legge è ancora a carico della famiglia...il terzo punto era altri...l'integralismo cattolico rientra nell'epilogo che spiega il perchè crede di poter decidere per altri non sia altro che fanatismo...
 
 
nezbullon
nezbullon il 08/01/07 alle 14:37 via WEB
Io sono una persona cattolica. Non mi ritengo un integralista. A me personalmente, se fanno questa legge o meno non importa, però se mi trovassi faccia a faccia con Gesù Cristo?? Gesù ha detto che chi vuole seguirlo, deve seguire i dieci comandamenti, non ci sono eccezioni, essere cristiani è una scelta. Difficile forse, ma ti cambia totalmente modo di vedere la vita. Non penso che ci possiamo costruire una religione a nostro piacimento. I pacs riguardano lo stato e le persono che non sono cristiane.
 
   
rigitans
rigitans il 11/01/07 alle 18:43 via WEB
gesù cristo ha detto anche di amarci tutti indifferentemente e perdonarci. eppure non vengono seguite. gesù non ha mai detto che per essere cristiani bisogna per forza sposarsi. ci sono tante cose che tanti di coloro che si definiscono cristiani, invece sono dei cattoconservatori. che è ben diverso dall'essere cristiano. i cristiani stanno anche in olanda dove si fumano le canne, in spagna dove ci sono i matrimoni gay. qui purtroppo comanda moralmente (e non solo) la chiesa. mi dispiace dirlo, ma non è mancare di rispetto, semplicemente dire la verità. può essere scomoda, ma qualcuno questo sporco lavoro deve pur farlo ;)
 
     
andrea.983
andrea.983 il 12/01/07 alle 13:01 via WEB
Esiste una definizione unica di cristiano? chi può dirla? Mi ricordo, dagli studi di liceo, che nel periodo della Riforma i protestanti contestavano alla Chiesa di Roma la volontà di impedire che ognuno desse una propria interpretazione del Vangelo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/01/07 alle 22:18 via WEB
sono daccordo con lenin 1986. Le relazioni tra omosessuali non sono per definizione precarie. Questa è l'immagine che ne ha la gente "normale", ci sono eterosessuali molto più "precari", se mi si consente il termine.
 
andrea.983
andrea.983 il 03/01/07 alle 08:44 via WEB
Non è l'unione fra gay ad essere precaria, ma il Pacs. La cosa migliore per i gay non sarebbe legalizzare il matrimonio fra omosessuali ?
 
f.cacciapuoti
f.cacciapuoti il 03/01/07 alle 17:38 via WEB
è più semplice di quello che sembra. Un unione tra un uomo e una donna può essere sancita civilmente (in comune) o religiosamente (in chiesa). Questo è quello che la nostra società ha sempre previsto e riconosciuto. Ma vi è la possibilità anche ed è sancito di ottenere solo il matrimonio civile. Poi esistono le convivenze sempre tra un uomo e una donna che necessitano di un riconoscimento giuridico (per tutta una serie di motivi che conosciamo). La novità dove starebbe! Starebbe nel fatto che gli stessi riconoscimenti civili vengono richiesti da conviventi dello stesso sesso, è questo permettetemi qualche problema lo crea. Pur non mettendo in discussione i sentimenti, l'amore, i diritti di tipo economico e quant'altro si possa immaginare. Riconoscere un qualcosa dal punto di vista dell'unione civile credo che sia una apertura condivisibile ma questo non deve essere il mezzo per rivendicare matrimoni omosessuali. Perché questo è inammissibile e vi assicuro che sono molte le coppie gay che credono e che vogliono riconosciuto un matrimonio di tipo religioso. Su quest'ultimo punto bisogna essere fermi e convinti ad elevare un grandissimo NO. Qualsiasi apertura in tal senso scardinerebbe principi fondamentali delle Chiesa e della Fede. Diffidate del finto buonismo chi alza gli stendardi della libertà e dell'eccesso di umanesimo di fatto sventola solo un incombente relativismo.
 
andrea.983
andrea.983 il 03/01/07 alle 17:47 via WEB
sono un po' ignorante e voglio capire: quali sono i motivi 'che tutti conosciamo'? Perchè non è sufficiente il matrimonio civile? è vero che i Pacs prevedono la convivenza nella stessa casa da almeno tre anni? Sono poi d'accordo con te per il no al matrimonio fra omosessuali. Anche se una soluzione per le loro unioni mi sembra necessaria.
 
franco460
franco460 il 03/01/07 alle 19:19 via WEB
Io credo che i pacs siano una necessità al giorno d'oggi. la società è piena di sfaccettature, ma questo non ha portato nè comprensione nè condivisione. I pacs garantiscono sicurezza a una coppia, qualunque tipo di coppia sia. Non ne usufruiranno solo le coppie gay, ma uomini e donne che convivono e non hanno intenzione di sposarsi. La chiesa difenda pure la sua posizione, ma sappia che ha una mentalità arretrata che le crea solo più nemici. Ciao
 
andrea.983
andrea.983 il 03/01/07 alle 23:42 via WEB
Sono un po' confuso.
 
stephy2
stephy2 il 08/01/07 alle 11:17 via WEB
Io credo che i PACS servano solo per regolarizzere le unioni di persone omosessuali che, al momento, non possono "tutelarsi". Estenderei i pacs a tutti quanti lo vedo come burocratizzare una situazione che è già abbastanza coperta. Se una persona non crede nel matrimonio eterno (in chiesa) o lo teme esiste già la possibilità di sposarsi in comune. Che bisogno c'è allora di aggiungere ad una coppia etero anche i PACS??? MAH!
 
andrea.983
andrea.983 il 08/01/07 alle 13:14 via WEB
Sono d'accordo con te. Secondo me ci sono troppi fini politici in questi discorsi.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/01/07 alle 23:52 via WEB
Ciao Andrea... è la prima volta che scrivo nel tuo blog :-) Dunque... PACS aperti a tutte le coppie, sia etero che gay - sono un modo di ufficializzarsi e vincolarsi in modo alternativo a quello classico; perchè mai l'unico modo di vincolarsi deve essere per forza quello del Matrimonio Civile?? Lo prescrive il medico che non debbano poterci essere istituzioni alternative?? posso capire uno che mi dice no ai PACS perchè vuole piuttosto riformare il matrimonio di modo da renderlo più "personalizzabile" dalle parti, cioè con meno regole imposte dall'alto (ad es. il tre anni obbligatori prima di poter chiedere il divorzio)... ma il tuo no, sinceramente lo trovo immotivato. MATRIMONI TRA GAY - L'apertura del matrimonio ai gay è la fine dell'esclusione dei gay dall'istituzione matrimonio; anche qui, reputo immotivato il tuo no, visto che per me anche le persone con gusti gay hanno il sacrosanto diritto di celebrare e vivere quotidianamente la propria unione proprio come possono fare tutti gli altri. UNIONI A SE, PER GAY - Sarebbero un umiliante ghetto, un assurdo recinto, una unione per sua natura di serie b e molto inferiore dal punto di vista delle conseguenze relazionali, sociali, intime, psicologiche, nella quale infilare i gay al posto di includerli a pieno titolo nella collettività. Le persone omosessuali hanno il sacrosanto diritto di vivere senza essere selezionate dal resto dell'umanità, senza essere escluse da istituzioni centrali nella vita della collettività, senza essere ghettizzate, senza essere recintate in una unione di seconda classe, insomma senza essere considerate e trattate da esseri viventi a se, inferiori, ecc.
 
andrea.983
andrea.983 il 10/01/07 alle 00:00 via WEB
Innanzitutto ti ringrazio della risposta. Finalmente un discorso logico per spiegarmi perchè essere a favore dei Pacs. Sulla tua risposta voglio riflettere, ci sono molti idee.
 
xamax18
xamax18 il 10/01/07 alle 14:21 via WEB
L'ho già detto sul mio blog: Basta con i Pacs... le coppie etero se vogliono possono sposarsi i gay no. Questo è il primo problema da risolvere poi si può parlare del resto
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/01/07 alle 17:51 via WEB
No, Xamax18... niente ghetti per gay. La tua proposta è inaccettabile. PS: ma la prescritto il medico che l'unica forma di unione debba essere il Matrimonio Civile??
 
   
rigitans
rigitans il 11/01/07 alle 18:46 via WEB
mi dispiace che xamax risponda così, perchè mentre io sostengo la sua causa, lui ripudia la causa eterosesuale. a quel punto la gente se ne risente ed inizia ad andar contro ai gay solo per ripicca.
 
andrea.983
andrea.983 il 10/01/07 alle 16:51 via WEB
Una domanda a chi è favorevole al matrimonio: se il matrimonio è l'espressione dell'unione fra UOMO E DONNA, come può esserci matrimonio fra uomini o fra donne? Forse la discussione va spostata sulle basi della nostra cultura: cosa intendiamo per matrimonio, da dove viene, cos si intende per famiglia ? In un commento al precedente post c'era "in alcune cose la società è cresciuta più della politica e della chiesa". Dobbiamo cambiare le basi della nostra cultura ?
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/01/07 alle 17:55 via WEB
Andrea983... il matrimonio è l'unione di DUE PERSONE. Che poi il Codice Civile dia per scontato che esse siano di sesso diverso, è un altro paio di maniche e va corretto il prima possibile. Il Matrimonio, in Italia e globalmente, indica comunione esistenziale, fusione, amore... tant'è che lo si usa anche nelle frasi più disparate per esprimere tali concetti... vedi ad esempio "il MATRIMONIO di Autostrade e Abertis", "le NOZZE tra banca Intesa e San paolo Imi", "questo vino si SPOSA bene con la carne", "un CONNUBIO di sapori", "queste due filosofie di vita si SPOSANO", "a MARRIAGE of design and technology", eccetera eccetera.
 
   
rigitans
rigitans il 11/01/07 alle 18:48 via WEB
beh, che il matrimonio sia un unione tra 2 PERSONE non è universalmente accettabile. l'islam prevede la poligamia maschile. diciamo che universalmente il matrimnio è un unione tra persone. da noi tra 2 per la precisione. ognuno fa le regole che ritiene piu' UMANE ragazzi. i dogmi della chiesa VATICANA lasciamoli fuori dallo STATO ITALIANO.
 
andrea.983
andrea.983 il 10/01/07 alle 20:48 via WEB
Una cortesia: firmate i vostri commenti, perlomeno per seguire un filo logico fra domanda e risposta. Grazie
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/01/07 alle 20:53 via WEB
Scusa.. sono io, Equal (Marco). Pensavo di essermi firmato.
 
andrea.983
andrea.983 il 10/01/07 alle 20:58 via WEB
Grazie! Almeno ci possiamo anche conoscere, aldilà delle opinioni diverse!
 
paologis
paologis il 11/01/07 alle 16:10 via WEB
Complimenti per il post, finalmente qualcuno che SI INFORMA e SPIEGA che cosa sono i PACS e non si limita a spappagallare quello che sente in TV...
In linea di principio io sono d'accordo con te, ma che cavolo servono i PACS agli eterosessuali?! CHE SI SPOSINO!!! Il matrimonio costa... MA DOVE?! Si sposino in comune e non gli costa niente! Non vogliono vincolarsi? Non voglio doveri? Bene! Allora non vedo perché debbano essere tutelati dagli stessi DIRITTI che si impegna in un vincolo come il matrimonio!
Capitolo omosessuali: per loro si che andrebbe regolarizzata la cosa... son d'accordo con te, non chiamola matrimonio, non chiamiamola PACS, chiamiamola come vogliamo ma garantiamo diritti e doveri anche a loro SENZA confondere queste unioni con la famiglia tradizionale!
Saluti!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/07 alle 18:39 via WEB
Paologis... la prescritto il medico, forse, che il Matrimonio debba essere e continuare per sempre ad essere l'unica modalità di ufficializzazione e regolamentazione?? Non mi risulta. Lascia perdere questa tua ostilità a creare una nuova modalità di unione... se hai timore che si vada a creare un qualcosa che introduca solo diritti senza un equilibrio con le responsabilità, beh, manifesta questo timore di modo che possa venire alla luce una legge sui Pacs che preveda un equilibrio tra diritti e doveri dei contraenti, verso se stessi e verso la colelttività. nel merito dei matrimoni tra gay... i gay hanno tutto il diritto di entrare ANCHE nell'istituzione matrimonio. Se qualcuno, poi, è contrario a dare i bambini in adozione alle coppie formate dai gay, sappiate che si può tranquillamente aprire loro il matrimonio senza consentire loro di adottare... esattamente come possono unirsi in matrimonio, senza essere idonee all'adozione, coppie uomo-donna di ottantenni, novantenni, ultracentenari ad esempio (il Matrimonio non richiede capacità di fare/idoneità di adottare bambini, nè impegno ad averne/adottarne).
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/07 alle 18:39 via WEB
PS: mi firmo... sono equal.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/07 alle 18:38 via WEB
Ma come fa qualcuno a essere informato su qualcosa che ancora non c'è? L'articolista riporta un pensiero di Massimo Fini che parte dal presupposto: "La nuova legge che si deve ancora scrivere in Italia, se mai verrà scritta, sancirà un duplicato del matrimonio civile", e chi l'ha detto? La legge non esiste ancora! Anzi, informandomi sulle intenzioni di chi la propone ho trovato informazioni assolutamente diverse, si vuole fare una legge che regolamenti le cosidette unoini di fatto sancendo diritti e doveri di chi le sottoscrive. La buffonata della domestica poi è priva di logica, una delle poche certezze sui pacs e che vanno sottoscritti in modo concordato dai conviventi
 
   
andrea.983
andrea.983 il 16/01/07 alle 11:09 via WEB
Non hai del tutto torto. Quella della domestica in effetti è proprio una buffonata... Sono partito con il piede sbagliato. Tuttavia anch'io mi sono informato su alcuni manuali di diritto di famiglia e la questione non è così semplice. La legittimazione delle unioni di fatto contrasterebbe con quella delle famiglie legittime, dando vita a famiglie di rango minore e creando forse problemi a chi convive e non vuole che sia riconosciuta la propria convivenza. Di questo parlerò nel prossimo post... che avrebbe dovuto essere il primo. Come blogger ho ancora molto da imparare.
 
andrea.983
andrea.983 il 11/01/07 alle 17:05 via WEB
Il mio pensiero è che molti siano contrari al matrimonio civile per una questione ideologica e lessicale.'Matrimonio' rimanda mentalmente comunque alla Chiesa e molti si sentono soffocati dalla presenza continua della voce del papa (per quanto io pensi che egli sia libero di dire tutto ciò che gli pare e piace). Cambierebbero le opinioni se il matrimonio civile, senza cambiare alcunchè nel contenuto, si chiamasse 'unione civile'? Secondo me, si.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/07 alle 18:44 via WEB
Ciao Andrea.983... penso che tutti in Italia abbiano presente che matrimonio può essere ed è una unione anche solo civile... l'opposizione ai matrimoni tra gay è conseguenza dell'omofobia e della pressione lobbystica vaticana su politica e mass media, non da altro. Annullare il matrimonio, sostituendolo con l'unione civile, significherebbe privare le persone omosessuali per sempre dell'unico status che può metetre fine a millenni di umiliazione e persecuzione, nonchè dare la sensazione alla gente comune che rispettare i gay significhi stravolgere, o cmq toccare, i diritti acquisiti del resto dell'umanità. Non penso, quindi, che sia una buona idea.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/07 alle 18:44 via WEB
PS. mi firmo... sono Equal
 
rigitans
rigitans il 11/01/07 alle 18:39 via WEB
mi fa piacere che ti vuoi informare, e che tu abbia chiesto anche il mio parere. dall'articolo del signor fini inizio a dedurre il suo schieramento politico. purtroppo sono tanti i giornalisti che invece di fare serio giornalismo esprimono semplicemente la propira opinione per sltro faziosa e non coerente. i pacs. anzi, il matrimonio. il matrimonio esiste religioso e civile. la chiesa ovviamente si arrabbia per i pacs perchè sa che la maggior parte dei matrimoni sono religiosi. ciò è marketing per la chiesa, nel vero senso della parola. è pubblicità. è mantenere l'ordine delle cose, che chi vuol tirar su famiglia deve sposarsi. poi nacque il divorzio, e allora acquisto senso il matrimonio civile, per chi vuol risposarsi. nel frattempo anche altre famiglie passano per il matrimonio civile perchè non religose. da 20 anni a questa parte i matrimoni sono sempre meno, e quelli che si fanno falliscono sempre di piu e con una velocità sempre maggiore. evidentemente qualcosa non va. perchè regalare tutto questo strazio alle famiglie, con la separazione e poi il divorzio, per altro lunghi e sofferenti, soprattutto per i figli? poi, pensa a quelle coppie che prima di sposarsi stanno insieme come fidanzati o convivono per 5-10 anche 15 anni...vogliamo dargli dei diritti anche prima dell'avvento del matrimonio? pensa a quelle FAMIGLIE non fondate sul matrimonio( e la costituzione purtroppo è rimasta indietro), cioè quelle coppie con un figlio...non hanno diritti, nè riconoscimenti ufficiali come famiglia. ti sembra giusto?a me proprio no. è giusto che se un coniuge sta all'ospedale l'altro può essergli negata la visita? senza pacs, è possibile. ce ne sono tanti di esempi da fare, fidati. poi c è il discorso omosessuali. esistono e vanno garantitegli dei diritti come coppia. non è che tornano single, sempre coppia di gay sono! i pacs in francia esistono e non hanno diminuito i matrimoni. il resto d'europa ha garantiti o i pacs o addirittura i matrimoni anche per i gay, comunque riconoscimenti per le coppie difatto. perchè da noi no? semplice, l'obiezione della chiesa, quella chiesa che non ha nessun diritto di interferire. rispetto i religiosi e i cattolici, non rispetto le imposizioni e l'istituzione ecclesiatstica che si comporta in modo sleale.
 
andrea.983
andrea.983 il 11/01/07 alle 22:01 via WEB
Quanti commenti... e quante posizioni diverse, anche all'interno dello stesso schieramento.
 
giovannacirciello
giovannacirciello il 15/01/07 alle 19:31 via WEB
salve! allora, controversa proprio non mi sembra la questione dei pacs! insomma, ma che questione è? se siamo liberi cittadini in libera terra( e laica, si suppone) che il matrimonio sia una scelta e non un'imposizione e che lo sia anche il non sposarsi...ciò non significa che se mi sposo ho dei diritti e se invece non lo faccio non li ho...comunque, sto ancora riflettendo sull'argomento e aspetto gli sviluppi della situazione..in prima istanza, sono d'accordo con i pacs..ciao
 
andrea.983
andrea.983 il 16/01/07 alle 11:17 via WEB
Bentornata! Mi fa veramente piacere avere anche la tua voce. Sui Pacs ame sembra molto più complicata di quanto pensassi: ci sono forme di tutela che l'ordinamento italiano riconosce solo alla famiglia legittima, fondata sul matrimonio. Molti problemi di mancata tutela sorgono per quelle persone formalmente sposate ma in attesa di divorzio e che convivono con un'altra persona. Tutto questo nel prossimo post.
 
lebefane
lebefane il 18/01/07 alle 23:51 via WEB
grazie per la visita torna a trovarmi presto
 
WinstonMontag
WinstonMontag il 19/01/07 alle 09:54 via WEB
Ciao,
Ho aggiornato la lista dei miei blog amici sul sito. Purtroppo Libero consente di avere un numero limitato di "Blog Amici", pertanto periodicamente provvedo a cancellare la lista dal blog e la trasferisco sul sito internet (puoi vedere la lista intera CLICCANDO QUI ).
Quindi se il tuo contatore di Blog Amici scende di uno non preoccuparti, non mi sono dimenticato di te... ho solo spostato il link.

Un saluto da Winston

 
andrea.983
andrea.983 il 19/01/07 alle 22:49 via WEB
comprendo benissimo: è un problema anche mio!
 
sognatrice1986
sognatrice1986 il 22/01/07 alle 11:50 via WEB
grazie x esser passato dalle mie parti..
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/01/07 alle 13:05 via WEB
prego! andrea
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/01/07 alle 01:09 via WEB
Molti conservatori dicono che le coppie omosessuali non possono accedere al matrimonio perchè non hanno una "funzione sociale procreativa", ma allora perchè: 1 - perchè godono di tutti i diritti del matrimonio coppie etero che non hanno la minima intenzione di fare figli e nemmeno di adottare figli? ( e sono tante) 2 - perchè possono accedere al matrimonio le donne che hanno superato la menopausa e quindi non possono più procreare e sono anche troppo avanti con l'età per adottare un figlio? 3 - perchè possono accedere al matrimonio le persone sterili e le persone che, in seguito a tumori, hanno subito l'asportazione dell'utero oppure delle oviaie oppure dei testicoli? spesso queste persone si sposano e non adottano nemmeno figli. 4 - perchè possono accedere al matrimonio novantenni o centenari che non possono procreare e nemmeno possono adottare figli in quanto troppo avanti con l'età? E' evidente che coloro che si ostinano a negare l'accesso al matrimonio alle coppie dello stesso sesso non hanno nessun argomento razionalmente valido. Reputo che impedire agli omosessuali l'accesso al matrimonio sia la madre di tutte le discriminazioni bei confronti degli omosessuali. Io pago le tasse e con le mie tasse finanzio la pensione di reversibilità di tutte le coppie sposate dei casi suddetti e quindi io non voglio essere trattato come cittadino di serie B. Viva Zapatero, il politico più forte e coraggioso oggi in Europa.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/01/07 alle 01:12 via WEB
Sono il ragazzo del messaggio precedente, mi chiamo Manuele ma non so coe si fa a lasciare il nome .
 
andrea.983
andrea.983 il 24/01/07 alle 21:13 via WEB
La 'funzione sociale procreativa' del matrimonio mi è nuova come motivazione...sa di estremista. Chi l'ha detta? Per la firma: se sei registrato a Libero basta loggarsi, se no, per me è sufficiente che metti il tuo nome alla fine. Ciao!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/03/07 alle 18:23 via WEB
ciao andrea... dopo tutta questa discussione sui pacs... che mi dici dei DICO???? vanno meglio???
 
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