Il mio zib@ldino

Ciao Andre! Ti ho risposto da me. Diciamo che dal momento che x l'uomo il cibarsi della "carne" (il vero nome scientifico sarebbe "cadavere" di animale ammazzato) è del tutto superfluo, è "un di più'" che tra l'altro nuoce gravemente alla salute, diventa lo stesso (se non ancora più rinforzato) discorso della pelliccia. Anche la pelliccia risponderebbe ad un bisogno che è stato fondamentale nell'uomo primitivo: quello di ripararsi dal freddo. Oggi la pelliccia viene vista come assassinio, ma il motivo per cui viene vista come assassinio è che se ne può fare a meno, che oggi abbiamo trovato dell'altro che ci consente di evitare di uccidere gli animali per soddisfare un nostro antico bisogno. Ebbene, anche per il bisogno di nutrirci in maniera equilibrata oggi l'uomo ha trovato tante e validissime alternative alla carne (validissime e pure da preferire perchè non apportano colesterolo cattivo e quindi ci preservano dagli infarti, dagli ictus, dall'Alzheimer e dall'osteoporosi). E' giunto a questo punto il momento di considerare anche il mangiar carne un assassinio, al pari dello vestirci con la pelliccia. Per quanto riguarda i "metodi" cruenti di uccisione, sappi che non potrà mai essere possibile narcotizzare l'animale (mentre lo sarebbe per la pelliccia...) proprio perchè dopo noi ne dobbiamo mangiare la carne e quindi ci ritroveremmo il narcotico nel piatto. Se pensiamo inoltre che per i cani e i gatti ci scandalizziamo solo se al canile non vengono coccolati a dovere, pur se nessuno li ammazza, perchè mai per altri tipi di animali, belli anch'essi perchè ogni animale è UNICO E SPECIALE (gli scoiattoli, i pulcini, i delfini, ecc.), dovremmo fare spallucce se sono oggi condannati a morte? Se accettiamo che vengano uccisi pulcini e vitellini per la carne, dovremmo, per par condicio, accettare che vengano uccisi per lo stesso motivo anche cane e gatto, non ti pare? Ma ciò è inconcepibile, come dovrebbe essere inconcepibile per tutti gli animali, ripeto: dal momento che ne possiamo fare a meno. Ciao, un bacio, simo