AndreaBac

Vendemmia, ricordi e malinconia.


Nella mia famiglia settembre è sempre stato il mese della vendemmia.Alzarsi di prima mattina insieme ai miei fratelli, mia madre e mio padre, fare colzaione, prepare il necessario (guanti, forbici, vestiti) e partire verso le vigne era un'abitudine. Avvolti dalla foschia mattutina, che in Romagna non manca mai, arriviamo al podere di mio padre. Scendiamo dall'auto e ci avviamo con le forbici in mano a vendemmiare. In quei momenti si è quasi sempre parlato delle stagioni agonistiche che dovevamo inziare io e mio fratello. Dopo ore di taglia grappoli, porta cassette, muovi cassette e carica cassette piene di grappoli d'uva.... finiamo. Trasportiamo le cassette alla cantina per la spremitura. Dopo la preparazione delle botti si comincia l'alternanza con i miei fratelli: chi carica l'uva da spremere, chi gira il torchio e chi mette lo spremuto nella botte. Finito anche questa preparazione eravamo pronti per pulire il tutto, lavarsi parzialmente al pozzo e tornare a casa per il pranzo.Ho sempre vissuto quei momenti con un misto di fatica e raccoglimento familiare, soprattutto negli ultimi anni. Non pensavo proprio che scrivendo questo post mi salisse un senso di malinconia... ma è cosi... è proprio strana la vita.Ormai quei momenti sono andati e non torneranno più... ed è giusto così.Buon vino, Bac