andreagasse
dico quello che penso e... penso quello che dico???sono convinto che un pareggio così netto sia solo una finzione. è in atto un grande taroccamento. chi è stato a taroccare? ditemi i vostri favoriti e se volete vi dirò cosa ne penso.
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C’è chi si è sentito come dopo le Torri Gemelle.
C’è chi si è svegliato ogni mezz’ora per guardare i risultati.
C’è chi non voleva svegliarsi.
C’è chi non ci voleva credere.
C’è chi era giù come dopo le finali di coppa del mondo con il Brasile del 1994 e del 1970.
C’è chi ha preso il sonnifero per dormire.
C’è chi non si è più trattenuto e ha gridato forte, nella notte: “Forza Italia, quella vera!”.
C’è chi ha guardato il suo bambino e ha pianto.
C’è chi si è vergognato di essere italiano.
C’è chi si è vergognato per gli italiani.
C’è chi ha deciso di iscriversi anche lui alla mafia.
C’è chi ha pensato ai brogli e poi è andato a letto.
C’è chi voleva spaccare tutto.
C’è chi aveva rinnovato il passaporto e le valigie pronte.
C’è chi era sicuro della Campania.
C’è chi ha pregato.
C’è chi ha sperato negli italiani all’estero.
C’è chi si è stancato di sperare.
C’è chi si è sentito spaccato in due, come l’Italia.
C’è chi si è sentito già in Argentina.
C’è chi ha creduto di non pagare più l’Ici e le tasse sui rifiuti.
C’è chi ha pensato: “Adesso basta lo dico io!”.
C’è chi ha prenotato un volo low cost per un posto lontano.
C’è chi ha guardato dal suo letto il soffitto e ha deciso di non mollare, mai.
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esame da sostenere: vado dal professore con il quale avevo parlato prima di natale.
la sua segretaria mi dice che non si sa se viene, ma mi da un suo recapito telefonico.
dopo un pò di chiamate lo trovo, ma la segretaria mi dice che è a pranzo (alle 15.00!!!).
lo contatto alle sedici ecco la conversazione:
io: salve volevo sapere per l'esame.
prof:non lo faccio più io
io:a chi mi posso rivolgere
prof: non lo so chieda in facoltà
che culo ed anche questo esame è andato a puttane
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"la vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l'ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l'insieme"
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se continua così finirà con la mia ragazza. io i problemi li affronto lei no. vorrei poterla aiutare ma non posso per mancanza di soldi. lei non vede soluzioni. ho paura di perderla di essere di nuovo solo... la tristezza mia assale e mi circonda, devo studiare me non riesco a concentrarmi, non riesco a fare nulla sono apatico. il tempo passa e concludo sempre meno.
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ennesima giornata partita con il piede sbagliato. è dura. chiedo aiuto ma la mia voce si perde nel silenzio. boh che fare per cambiare il corso delle cose, per ottenere una soluzione a problemi che ora mi sembrano insormontabili. tutto passerà, oppure tutto rimarrà così com'è. . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . .. . .... . . . ... . . .. . .. .. .. . . . . .. ... . .. . .
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LIGHT YEARS
I've used hammers made out of wood
I have played games with pieces and rules
I've deciphered tricks at the bar...
But now you're gone...I haven't figured out why
I've come up with riddles and jokes about war
I figure out numbers and what they're for
I've understood feelings...and I've understood words
But how could you be taken away?
And wherever you've gone...and wherever we might go
It don't seem fair...today just disappeared
Your lights reflected now...reflected from afar
We were but stones...your light made us stars
With heavy breath, awakened regrets
Back pages and days alone that could have been spent
Together...but we were...miles apart
Every inch between us becomes light years now
No time to be void or save up on life
Oh, you got to spend it all...
And wherever you've gone...and wherever we might go
It don't seem fair...you seemed to like it here
Your lights reflected now...reflected from afar
We were but stones...your light made us stars
And wherever you've gone...and wherever we might go
It don't seem fair...today just disappeared
Your lights reflected now...reflected from afar
We were but stones...your light made us stars
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«Che fai?» mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare
davanti allo specchio.
«Niente,» le risposi, «mi guardo
qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino.»
Mia moglie sorrise e disse:
«Credevo ti guardassi da che parte ti
pende.»
Mi voltai come un cane a cui qualcuno
avesse pestato la coda:
«Mi pende? A me? Il naso?»
E mia moglie, placidamente:
«Ma sí, caro. Guàrdatelo bene: ti
pende verso destra.»
da un inizio banale il dramma di un uomo che perdendo la sua immagine di se perde se stesso non trovando più l'uno che è in se ma diventando centomila volti.
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ennesima giornata di cacca, ormai non so che devo fare per passare una bella giornata. la stanchezza mi assale dopo 5 ore consegutive di ripetizioni a ragazzini poco volenterosi i cui genitori non hanno insegnato altro che vedere la tv o cazzeggiare in giro. che mosceria
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Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 20:31
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il 24/03/2009 alle 17:36