a me l'anima please

racconto di Mario Pio


Lei non è una persona normale. La sua voce è immensamente calda e morbida. Posso ascoltarla per anni senza stancarmi, rassicurante come se io fossi il neonato e lei la mamma che canta una ninna nanna. A volte ero ipnotizzato come Moogly davanti al boa nel Libro della Jungla.Diceva Charles Dickens di uno dei personaggi del Canto di Natale: -il suo potere è fatto di parole e di sguardi, cose tanto minime che non è possibile addizionarle e contarle, ma la felicità che sa dare è grande come se valesse una fortuna.- Lei di più. Stramaledettamente di più.Ricordo che una volta andammo in un'altra città e mentre l'amore mio d'oro sbrigava una commissione, io andai in cerca di un posto dove stare un po' insieme. Scovai una tavola calda che a quell'ora del mattino era deserta. Aveva anche un piano superiore. C'era pure la radio accesa. Era perfetta. Raggiante di gioia volavo sui marciapiedi vicini in attesa del mio tesoro. Poco dopo salimmo con 2 coca e con la complicità della musica ci mettemmo a ballare. Miracolo dei miracoli mettono la nostra canzone che era dimenticata da tutte le onde del mondo " The long and winding road " dei Beatles. Subito dopo presi dalla passione facemmo l'amore. Stavamo in piedi, ma era come fossimo sospesi per l'aria. Fluttuavamo sulle emozioni e solo con la forza dell'orgasmo e con alcune mie parole magiche ritornammo coi piedi per terra:- Dio mio come ti amo. Dio mio come ti amo. Amore mio splendido...tesoro del Paradiso -.