a me l'anima please

la metafora della risurrezione


La metafora della risurrezione di Gesù Cristo secondo una lettura laica:1) c'è una caverna chiusa con un macigno; 2) in seguito la copertura viene spostata; 3) il corpo di Gesù risorge. La caverna in un'interpretazione psicologica è l'inconscio e il macigno è la nostra censura, il super Io; il corpo rappresenta invece l'io. Da questa lettura del tutto arbitraria, non suffragata da nessun fondamento scientifico in quanto l'autore, cioè io,  ha insufficienti conoscenze pisologiche e teologiche si può dedurre quanto segue:1) dobbiamo liberare i nostri desideri, i nostri sogni, le nostre pulsioni;2) spostiamo lo schema della nostra coscienza, che è fortemente influenzato dall'educazione dei genitori, educatori e cultura, dai valori morali della tradizione e dell'ambiente;3) il nostro Io deve morire. Basta con il culto del sé, con la manìa di protagonismo, con l'egocentrismo. Ma ciò serve per risorgere seguendo un altro senso della vita: quello del rispetto, della giustizia, della tolleranza, dell'amore globale e universale con un'unica guida morale " non fare agli altri ciò che  non vorresti che gli altri facessero a te ".