Andrew.

Vento d'estate.


Lei ...mentre mi lavava i capelli sentivo le sue dita soffermarsi pių a lungo del normale a massaggiare la mia nuca. A solleticare le mie orecchie.Dopo avermi asciugato e sorriso il suo sguardo mi restava appiccicato addosso seguendomi in ogni angolo del negozio,mentre Gianfry mi sistemava i capelli e scherzava. E anche il mio sguardo tramite gli specchi la seguiva..Il mio amico venne a trovarmi un pomeriggio. Rideva sotto i baffi. Mi diede un biglietto chiedendomi che cosa avevo di tanto speciale. Sorrisi. C'era un numero di cellulare. Mi rispose Lei.La sera bussai alla sua porta. Quando mi aprė un brivido s'impossessō di me per abbandonarmi solo molte ore dopo. I suoi occhi brillavano, la sua bocca morbida pronunciava parole in cui mi perdevo, le sue mani lentamente conoscevano il mio corpo...Il letto era profumato, di un profumo che sapeva di spensieratezza, di fresco, di quelle giornate d'estate con il vento tra i capelli.
Il suo corpo vellutato non stava fermo un attimo, ero costretto a lasciarle il comando e godere di lei. Per tutto quello che osava fare.Altre sere seguirono. Altre notti.E in lei respiravo quella voglia di viverci liberamente che mi metteva anche un po' paura. Dopo sei mesi decidemmo di lasciarci con addosso ancora tanto da darci, ma sapendo di non poterlo fare. Prima che il nostro rapporto scadesse nello scontato.Ancora oggi vado da lei a farmi accarezzare mentre mi lava i capelli. Vedo nei suoi occhi riconoscenza ed affetto per quello che ci siamo donati in un momento difficile per entrambi. E la saluto sempre con una carezza tra i capelli mentre lei sorride cercando di mordermi il braccio...Ora č insieme ad un bravo ragazzo, sono felice per lei.