Androyde

Il cielo con un dito


Video: Joy Finger (versione completa)Studio in fingertapping by Androyde
Una settimana in malattia. Sinceramente preoccupato perché è la seconda volta in due mesi, e non siamo neanche a novembre. Per evitare la nausea da recluso mi danno l'anima sulla tastiera e sviluppo l'esercizio dell'ultimo post. Gli aggiungo una sezione, lo amplio. Collegare le parti è difficile ma alla fine ricordo. Mi rendo conto che è come quella volta che, avrò avuto otto o nove anni, ero andato con papà al campetto da basket in cemento vicino a casa. Oggi, in pieno slancio esterofilo, lo chiamano playground. Si cincischiava allegramente con un duro e sbiadito pallone da calcio, riciclato per fiondare a canestro con tecnica naif, rudimentale. Era verso il tramonto e il bilancio, dopo innumerevoli tentativi, fu di quattro centri. Tornammo anche la sera dopo. Ne feci ventuno, quasi uno su due. "Hai visto? - mi disse - e pensare che ieri ti era sembrato di toccare il cielo con un dito". È così banale che me n’ero dimenticato: la pratica rende migliori. Forse non perfetti. Migliori. Più puri. Più soli.Immagine: l’accordatura utilizzata, open D (DADGAD, ovvero Re-La-Re-Sol-La-re)