Androyde

Forward March


Un rigurgito di energia, alimentato dallo stress. Oh, che bello. Approfittiamone perché mi sa che è come la primavera in Inghilterra: se vai un attimo al bagno te la perdi. Allora: mentre il buon Barbaro mi suona nelle orecchie saluto tutti quelli che sono passati in questo periodo silente e mortifero. Sto…facendo cose. Pesantucce anzichenò. Sulle quali sorvolo, almeno per il momento.Ma veniamo ai suoni, caro diario.Sto riacquistando familiarità con la “performance” (o performanza, come preferite). Pretendere di suonare dall’inizio alla fine senza fermarsi, tagliare, cucire o giustapporre. Sono due modi di fare musica diversi e diversamente affascinanti e validi. L’approccio Gould, pervaso dall'idea di nascondersi dopo aver messo in piazza il suo intimo di fronte al mondo: ritenere la sessione di registrazione un atto creativo in sé, come la creazione di un quadro. Non c’è più mistificazione che nell’imbrattar tele. L’altra via: far vedere il suono, svelarne la meraviglia meccanica, la tua destinazione in platea, composizione, allenamento. Colmare le lacune. Percussioni sulla tavola armonica, quanto vi ho trascurate!Oh, grande demone celeste! Come sono stordito, iracondo, flottante, carpentiere, facchino, prigioniero, aspirante liberto, eternamente stanco, determinato come un matto, come un matto frainteso o assecondato. Ho una sindrome, e sapete qual è? Heh!…Ah, ho scoperto che non potrò mai permettermi una tiorba o un liuto attiorbato. Non è che qualcuno me li regala?Nell’immagine: consigli per gli acquisti.Un breve appunto illustra lo stato dell'arte.