Androyde

Wooden Soul


Mi dedico all’intarsio come a un rito purificatore. “Suoni poco, ultimamente”. Falso. Ho cartelle piene di roba mai pubblicata, ordinate mese per mese, che non prendono polvere solo perché sono su disco rigido. Re aperto. Muovo le mani su un territorio nuovo. Battere gli armonici, coordina la destra, martello indice medio, la linea melodica affiora e scompare, come il profilo di una montagna circondata da nuvole mobili, costretta a fondersi con il registro grave, la percussione, l’ostinato. L’intarsio mi dà vita, prende corpo da un legno che forse voleva essere destinato ad altro, lo riconduco a immagini. I don’t think so: le immagini sono all’origine, come sogni. I sogni sono a portata di mano, e la mano li fa tintinnare.