Esposto alle fibre della paura, della schiena rotta, del buio oltre la siepe. Mi ricordo del primo anno di università, delle affollate lezioni del compianto professor Degrada. Tensioni e distensioni spiegate con leggiadra semplicità senza “erre”. Capire che il fuoco è normale solo dopo Prometeo. Testimoniano i fischi del loggione.
“Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni.”
(Luigi Pirandello)
e allora
immergiti