anello di policrate

Panta rei


  Esiste il destino? Quella misteriosa creatura chiamata sorte che con artigli tenaci tiene ogni uomo sotto controllo, in una lunga estenuante lotta, alla fine della quale non si comprende mai chi sia il vero vincitore? Difficile a dirsi, ma facile a immaginarsi. Gli eventi si susseguono con tale velocità che non danno il tempo per rendersi conto di eventuali collegamenti, sottili frenesie, fragili pensieri. È un flusso la vita, che scorre, senza fermarsi e senza dare l'opportunità di aggrapparsi al minimo appiglio. A volte, col passare degli anni, ripensiamo a tutta una serie di episodi che possono, in una certa misura, aver influenzato il nostro agire: sono attimi, sensazioni rubate, ricordi variegati. Anche gli incontri, quelli più impensabili e più strani, sembrano frutto di una qualche decisione superiore, come se qualcuno, per noi, avesse già tracciato il sentiero, lasciandoci solo dei segnali da seguire, più o meno palesi. Tutto ciò che fa parte della nostra esistenza rientra in un piano di gran lunga più alto, ma anche e soprattutto ciò che non possediamo e che, per tale motivo, ci angoscia e affligge. Se qualcosa, infatti, ci manca non dobbiamo tormentarci per la sua assenza, ma, piuttosto, dovremmo chiederci perché non ci sia: l'assenza di ciò che desideriamo non è casuale, ma il frutto di una albero rigoglioso, a noi invisibile. E il dolore che può darci la privazione, per quanto intenso e pungente possa essere, deve essere trasformato in qualcosa di eccelso, in qualcosa che sappia rinvigorire gli animi stanchi e traghettarli con dolcezza verso lidi amichevoli.