"Polemos"

 Non ti avvedi, anima mia,di quanto sia ostica e sfiancantela polemica lottaingaggiata contro i tuoi demoni?Un rituale continuo, cantilenante,ossessivo, ha inizioprima di ogni combattimentoquando per nome li chiamiad uno ad uno.Demone dell'indolenzaDemone dell'insofferenzaDemone della solitudineDemone dell'aviditàDemone della superbiaDemone della rabbiaDemone dell'inevitabilitàe a ognuno di essi evocatoun volto,un corpo,un'immaginefiera e mostruosadinanzi a tesi materializza,tra schiamazzi perpetui,gemiti intermittenti,provocazioni suadenti,richiami irrinunciabili.Poi, ecco, tutto tacetutto scompare,divorato da un unicovortice lucente e accecantee ti guardi intorno,smarritae l'unica immagine rimastascolpita nel freddo marmodalle cerulee venature,riflessa nello stagnoghiacciato e immotodell'eterno scorrereè solo il tuo volto, anima mia.