anello di policrate

Il volere perso


 Vorreirinunciare all'improcrastinabile certezzadi una notte persa a immaginaresolitari mondi uniti dall'effimera volontàdi attraversare terreni percorsi.Vorreiinseguire barbagli di luce multicolorefrutto di effetti ottici di un prismalasciato morire sul fondo di un limaccioso fiume.Vorreiseguire con la mente, con l'anima e con il corpoquella scia biancastra sullo sfondo indacodi un cielo rasserenato dopo la bufera,lasciato da un misterioso oggetto volantediretto chissà dove.Vorreivagare per le strade notturne di una trita cittàsenza paura, senza pericolo, senza pietàper vedere inusitati odori,per sentire gli intermittenti riflessi dellementi ingarbugliate in illeciti ma normali affari.Vorreicontinuare a credere nell'essenza ultimadi un'immagine serena e sconfortanteritratta in un quadro dai colpi furenti e violentidelle dita del pittore intrise di colori abbacinantiaccecanti e corruttori di una terra abbattuta dalla sorte.Vorrei, vorrei, vorrei,ma quanti vorrei che non equivalgonoad un soloVoglio.