AMICI DE L'ANELLO

La paura dell'inesistente - La caccia 1/3


Continua la ricerca sulle attività del Governo segnalatemi dal mio amico di FB. In merito alla possibilità di dare l'opportunità ai sedicenni di poter partecipare alle attività venatorie riporto alcuni punti di vista:1mo punto di vistaLA STAMPA 27/02 - CACCIATORI A SEDICI ANNI NEL MIRINO C´È LA RIFORMA II centrodestra: fucile ai ragazzi, purché accompagnati da un adultoROMA. La proposta è di quelle destinate a suscitare talmente tante polemiche che secondo il senatore del Pd Roberto Della Seta «non approderà a nulla». Ma intanto in Senato c'è e fa discutere: abbassare a 16 anni l'età per andare a caccia. L'istanza si trova all'interno del testo unico a cui sta lavorando il senatore ligure del Pdl Franco Orsi. A lui sono toccati l'onere e la fatica di raccogliere in un testo condiviso le 9 proposte che parlamentari di centrodestra hanno depositato in Senato.In commissione Ambiente era stata sollevata l'esigenza di rivedere la legge 157 del '92, una specie di Bibbia della caccia che ormai richiedeva un intervento di manutenzione straordinaria. In questo clima c'è stata una gara di idee da parte di parlamentari Pdl, tutte nella direzione di un'ampia deregulation. Orsi ha cercato di trovare una linea comune smussando le asperità più controverse. Il risultato: di 37 articoli della vecchia norma 21 saranno modificati. Quello che ha suscitato più attenzione è il 12 che al comma 8-bis recita: «Chi abbia compiuto il sedicesimo anno di età e abbia superato l'esame per l'abilitazione all'esercizio venatorio riceve dalla questura competente per territorio un attestato di tirocinio», in cui sono riportati i nomi di tre cacciatori con licenza da almeno 5 anni, uno dei quali dovrà sempre accompagnare «il tirocinante al quale il fucile è reso in comodato».Quindi, un fucile in mano ai sedicenni. Orsi precisa: «I sedicenni non potranno avere il porto d'armi né potranno recarsi a caccia da soli. Dovranno chiedere una specie di foglio rosa per essere introdotti all'attività venatoria, presentando una richiesta di utilizzo del fucile vidimata da chi esercita la patria potestà. E, dovranno essere indicati alle autorità di polizia i tre cacciatori, con licenza da almeno cinque anni, che si facciano carico di accompagnare il ragazzo, uno alla volta».Una serie di vincoli, dunque, ma resta da chiedersi perché sia necessario questo rito di iniziazione in così verde età. «Si tratta - spiega Orsi - di stabilire una filiera di continuità nell'attività venatoria, da padre in figlio, una tradizione che si perpetua». E perché scandalizzarsi tanto, aggiunge il parlamentare, quando «a sedici anni si possono comprare sigarette, si può bere whisky, si può condurre una moto e sparare in poligono. E la caccia no?».