la dirimpettaia

Del Papa


Quel che noi pensiamo di Karol Wojtyla e delle sue contraddizioni l'abbiamo già scritto. Ma l'idea di genufletterci alla retorica brunovespiana davvero non ci va. Riflettere, criticare, ricordare è fondamentale, anche neii confronti dei meriti - quelli veri - di Papa Wojtyla. La versione edulcorata del defunto Pontefice che da una settimana gli "speciali" televisivi ci propinano è insopportabile: Wojtyla fu un eroe tragico, un combattente che ha sfidato la modernità, e ha perso. Lo provano, ad esempio, i milioni di fedeli disposti a fare quindici ore di coda per... fotografare con il cellulare il suo corpo. Lo prova, ancora, la "sposina" che si è fatta riprendere, in abito bianco, davanti alla salma del Papa che fu. L'ascesa al Cielo del Papa è diventata culto del corpo morto, reality show cui è difficile mancare: "non succede mica tutti i giorni", dice una ragazzina intervistata. La modernità ha vinto anche nelle centinaia di preservativi trovati in terra a Tor Vergata durante il Giubileo, nei seminari vuoti, nei cartelloni elettorali con la faccia del Papa. Ecco perché crediamo che sia importante riflettere criticamente sulla figura storica di Karol Wojtyla, dandogli i giusti meriti e sapendone evidenziare le contraddizioni. Ci permettiamo così di consigliare ai lettori di questi blog, di giorno in giorno, opinioni che ci sembrano confacenti a quello spirito critico che manca a "Porta a Porta".Emanuele Severino, La forza che manca al mondo laicoAlberto Ronchey, Il Pulpito planetarioHans Küng, Ritorno al Vaticano IIAlessandro Gerardi, Glorie ed errori di un papatoDomenico Quirico, Aids e contraccezione. Un'ombra sul papatoMaurizio Chierici, Tutti i muri che non ha abbattutoClifford Langley, The best and worst of times