anima fragile

ci ispiriamo con l'ombra


'Mi inginocchiai accanto a lui e lo strinsi tra le braccia. Rimanemmo così in silenzio finchè l'alba non ci sorprese. Non ricordo più chi dei due baciò per primo l'altro [...] Quel mattino ci amammo, in silenzio. Poi, quando ci sedevamo in un bistrot o passeggiavamo per le strade di Parigi, lo guardavo negli occhi e mi rendevo conto che amava ancora Penelope. Arrivai a odiare quella ragazza - Penelope, per me, ha sempre avuto diciassette anni - che aveva cominciato a visistare i miei sogni. Forse ero talmente insoddisfatta che sono caduta nelle braccia di Julian Carax proprio come le ragazze di Irène Marceau, che si accontentavano di un simulacro di affetto. [...] Un giorno fui avvicinata da una signora molto elegante, coi capelli grigi e gli occhi di un azzurro intenso. Mi si avvicinò e si presentò. Era Irène [...] voleva conoscermi e sapere se ero colei che Julian aveva atteso per tutti quegli anni. Non fu necessario risponderle. Lei mi sorrise con dolcezza e mi accomiatò dandomi un bacio sulla guance. In quel momento capii che Julian non sarebbe mai stato mio, che lo avevo perduto ancora prima di conoscerlo.' [L'ombra del vento _ Zafon]
°*Ognuno di noi conosce una Clara Barcelò,*° il nome è un dettaglio irrilevante.