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FIFA vs PES: la resa dei conti

Post n°20 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da angelfr
Foto di angelfr

Lo scorso anno Fifa aveva messo in atto una vera rivoluzione: il gioco Ea, infatti, si era presentato sugli scaffali ‘rivestito’ di una convincente apparenza ‘next-gen’ e portatore di un grande realismo a livello di impianto di gioco. Nel corso degli anni, la superiorità di Pes era diventata manifesta ed assoluta: il titolo Konami, pur essendo inferiore a livello di licenze e di contorno musicale e ‘spettacoloso’, metteva in campo un mix di giocabilità e realismo che rendeva la sfida del tutto impari.

Fifa 08 ridiscuteva, perciò, il calcio secondo Ea: basta alla simulazione ‘leggera’ e frenetica e largo ad un gioco ragionato, più simulativo e tattico. La ricerca di ‘ragionamento’, però, se regalava un’esperienza completa dal punto di vista del realismo, restituiva un’eccessiva ‘pesantezza’ complessiva dei giocatori, caratterizzati da un’impressionante inerzia nei movimenti, che rendevano ogni movimento delicato e difficile, rendendo quasi impossibile un convincente utilizzo del dribbling. In ogni caso, pur non spiccando per ‘brillantezza’, Fifa 08 era un prodotto curato, bello da vedere, gratificante da giocare e supportato da un ottimo online.

La stagione 2009, allora, si presenta come cruciale: Pes non può più fallire. Si è già giocato molto del proprio credito, Fifa fa sentire il suo fiato sul collo e, inoltre, non può più essere usata la ‘scusa’ della scarsa conoscenza delle nuove piattaforme su cui sviluppare il gioco (un problema ricorrente per il team di ‘Seabass’ Takatsuka). Fifa deve, invece, confermare di aver raggiunto il rivale storico, limando i difetti della versione 08 per costruire il proprio successo sui suoi meriti più che sui ‘buchi’ dell’avversario. Eccoci dunque di fronte alla madre di tutte le sfide in ambito di videogiochi sportivi. Signore e signori, si accendono i riflettori… è Pes 2009 vs Fifa 09!!!


 
 
 

BlackBerry Storm: il social networking si fa mobile

Post n°19 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da angelfr
Foto di angelfr

Storm rappresenta, a seconda del punto di vista da cui lo si guarda, un forte punto di discontinuità o di continuità rispetto alla tradizione BlackBerry. La definitiva scomparsa della tastiera estesa QWERTY, che per anni è stato vanto e caposaldo degli smartphone della canadese RIM, è sicuramente il punto di novità più evidente. D'altra parte, sotto la pelle di un dispositivo chiaramente indirizzato verso l'utenza consumer, batte il cuore di un BlackBerry, in cui la comunicazione è prima e imprescindibile priorità.

Fino all'arrivo dello Storm sul mercato, chi comprava un BlackBerry lo faceva perché desiderava essere sempre online, con le sue caselle email, con la navigazione internet, con i servizi di instant messaging. Agli albori era soprattutto un'utenza di tipo business, che poi si è allargata anche alla fascia di  quei consumatori alla ricerca del massimo della tecnologia, quelli che in gergo vengono definiti Early Adopters. Con lo Storm la virata di BlackBerry verso il mercato consumer si fa più decisa, tanto da ridefinire la mission del terminale: se prima lo scopo dei dispositivi RIM era quello di portare l'email in mobilità, il BlackBerry Storm punta a far uscire i social network dallo schermo del PC, racchiudendoli in un terminale da portare sempre in tasca, per aggiornare istantaneamente i propri profili, caricando foto e video e interagendo con la community.

BlackBerry Storm nasce dalla precisa richiesta di Vodafone di avere un dispositivo touchscreen di grido da inserire nella gamma dei telefoni disponibili per sfruttare i servizi dell'operatore, un vero colosso a livello mondiale. RIM e Vodafone hanno cominciato a pensare a Storm più di un anno e mezzo fa con in mente alcune idee molto chiare. I contenuti multimediali dovevano poter beneficiare di uno schermo di qualità e di grandi dimensioni, ma nel contempo l'esperienza globale degli utenti doveva evolversi rispetto a quanto allora disponibile sul mercato nel segmento dei dispositivi touchscreen.

La chiave di volta di cui tutti i produttori di telefoni touchscreen sono alla ricerca è un convincente feedback tattile alla pressione dei tasti delle tastiere virtuali. Sullo Storm BlackBerry ha integrato la sua interpretazione di questo tipo di feedback, creando un display sensibile al tocco 'cliccabile'. Soprattutto per un marchio come BlackBerry riuscire a sostituire in maniera convincente la tastiera fisica è un punto cruciale, soprattutto per non disaffezionare i clienti, alcuni dei quali hanno in passato scelto i prodotti RIM proprio per la loro propensione a scrivere testi in modo semplice e veloce. Nel corso della recensione cercheremo di puntare molto la nostra attenzione su questo aspetto, considerando anche le aspettative che solitamente caratterizzano l'acquisto di un prodotto RIM.

In ogni caso il cuore del business RIM è il servizio che sta alle spalle dei terminali, come ci è capitato di sottolineare nell'articolo che abbiamo dedicato al BlackBerry Enterprise Server, che potete rileggere al seguente indirizzo . I terminali sono pensati per rappresentare l'ingresso nel mondo dei servizi BlackBerry, prima fra tutti la push email, coprendo tutte le esigenze (anche in termini di multimedialità e trasportabilità) dell'utenza, da quella corporate a quella più consumer, puntando ad offrire il terminale giusto per ogni segmento. Alcuni terminali sono pensati per diventare lo strumento quotidiano della forza lavoro della aziende, altri, come il BlackBerry Bold, di cui trovate la recensione a questo indirizzo, rappresentano il miglior compromesso tra lavoro e tempo libero. Ora lo Storm va a porsi agli antipodi dei terminali enterprise, completando la gamma e ponendosi ancora più verso l'utenza consumer della gamma Pearl.

 
 
 

Microsoft Windows 7 in beta pubblica

Post n°18 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da angelfr
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Tra le novità più sostanziose annunciate da Microsoft segnaliamo la disponibilità delle beta di Windows 7 e Windows Server 2008 R2. Questo annuncio segue di alcuni mesi le precedenti informazioni rilasciate in occasione del PDC e del TechEd IT Forum a Barcellona. Per il momento l'accesso alla beta è riservato agli abbonati a TechNet Plus e MSDN. Per gli altri utenti viene indicato un link di riferimento attraverso il quale saranno disponibili interessanti novità.

 
 
 

Memoria GDDR4 per la Radeon HD 4670 di Sapphire

Post n°17 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da angelfr
Foto di angelfr

Nel mese di Settembre 2008 ATI ha presentato la scheda Radeon HD 4670, proposta destinata al segmento di fascia media del mercato caratterizzata da specifiche tecniche particolarmente interessanti in funzione del prezzo. La nostra analisi prestazionale delle schede ATI Radeon HD 4670 è disponibile online a questo indirizzo.

La tabella seguente riassume le caratteristiche tecniche della scheda Radeon HD 4670 a confronto con le altre schede della serie Radeon HD 4800 e quelle della precedente generazione Radeon HD 3800:

ModelloRadeon
HD
Radeon
HD
Radeon
HD
Radeon
HD
Radeon
HD
Radeon
HD
Radeon
HD
Versione3850387046504670483048504870

GPU

RV670RV670RV730RV730RV770LERV770RV770

Processo produttivo (nm)

55555555555555

Stream processor

320320320320640800800

Clock stream processor (MHz)

670775600750575625750

Clock chip (MHz)

670775600750575625750

Numero di ROPs/render back-ends

161688161616
Texture filtering unit16161616324040

Bus di memoria (in bit)

256256128128256256256

Dotazione memoria in MB

512512512512-1024512512512

Clock memoria (GHz)

1,652,2512-1,81,823,6

Banda memoria (GB/s)

52,8721632-28,857,664115,2
Video processing engineUVDUVDUVD2UVD2UVD2UVD2UVD2

Sapphire ha recentemente presentato una nuova versione di scheda Radeon HD 4670, basata su memorie GDDR4 e per questo motivo caratterizzata da alcune differenze costruttive rispetto al reference design sviluppato da ATI. Lo standard GDDR4 differisce da quello GDDR3 per consumi complessivi inferiori e per una superiore tolleranza a frequenze di clock molto elevate; recenti evoluzioni dello standard GDDR3 hanno tuttavia permesso di raggiungere anche con queste memorie frequenze di clock nell'ordine dei 2.500 MHz effettivi, come con i moduli utilizzati nelle schede NVIDIA GeForce GTX 285 di recente presentazione.

Nella nuova proposta Sapphire troviamo innanzitutto 512 Mbytes di memoria video con frequenza di clock effettiva di 2.200 MHz, valore superiore di 200 MHz rispetto ai 2.000 MHz della reference board ATI. Per la GPU le specifiche restano invariate, con frequenza di clock di 750 MHz e 320 stream processors integrati.

 
 
 

DDR3, la transizione definitiva non prima del 2010

Post n°16 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da angelfr
Foto di angelfr

Nel corso degli anni passati, Intel e AMD hanno eseguito il passaggio di standard di memoria con relativa facilità e in lassi di tempo piuttosto brevi. Nonostante sul mercato siano già presenti soluzioni in grado di supportare DDR3, come le CPU di ultima generazione Core i7 (AMD dovrebbe presentare la propria soluzione a breve), i due produttori hanno deciso di rimandare la transizione completa di tutta la gamma verso il nuovo standard.

Alla base della scelta ci sono due motivi fondamentali, entrambi collegati a filo doppio: il primo è rappresentato dalla diminuzione della richiesta da parte del mercato; in una situazione di contrazione, in cui i volumi di vendita sono scesi drasticamente, i due produttori fanno fatica a immettere e mantenere le previsioni di vendita con i nuovi modelli, rallentandone così la diffusione sul mercato. Il secondo motivo, interconnesso al primo, riguarda il costo ancora troppo elevato delle memorie DDR3 che le rende ancora un prodotto destinato solo alla fascia alta o "enthusiast" del mercato; per tutti i restanti segmenti le DDR2 rimangono un must.

In attesa quindi di vedere il nuovo socket AM3 di AMD, la quale sta incontrando non pochi problemi legati alla compatibilità del controller integrato, i chipset destinati a fare grandi volumi in grado di supportare DDR3 non arriveranno prima del 2010, anno in cui, secondo anche quanto confermato da Digitimes, si avrà il passaggio definitivo di standard.

 
 
 
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Un blog di: angelfr
Data di creazione: 15/01/2009
 

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