Angeli e Fate

Stramonio.... e la Fata Verde (inizio)


 Cantavano la mia storia le strofe di una canzonetta per bambini, che le donne di un misero villaggio si erano inventate come spauracchio per tenere i loro figli lontani dalle grandi e profonde pozze d'acqua che c'erano ad est del bosco di cipressi... una zona depressa, pantanosa, colma di lagune e fangose paludi tra le quali spesso si erano persi innumerevoli discendenti di quella povera tribù di contadini. Da quando questo piccolo popolo di gente disperata mi ha scorto sfuggire alle loro funi e i loro volto indagatori, scivolando talvolta timorosamente tra i giunchi, l'acqua putrida, torbida e salmastra, i fili d'alghe viscide, non hanno perso occasione per scaricare tutte le amarezze, le delusioni e le disgrazie delle loro vite sulla mostruosa creatura dell'acquitrino, senza interrompere mai la caccia.Io non mi curo né mi avvicino a loro, né provo il desiderio di farlo, nonostante una parte di quello che sono stata mi è continuato per molto a mancare in fondo al freddo abisso a cui si è ridotto il mio animo. Ma mi è bastato quello che un tempo è stato, ed ora prediligo la compagnia muta di questi disgustosi pesci ciechi, dei funghi tossici, del terreno malato dove sguazzano i vermi, di queste acque oscure, gelide e imputridite dai cadaveri di piccoli animali avvelenati dalla sporcizia e i gas mortuari che provengono dai defunti di quelle genti delle colline, seppelliti in questa zona un tempo asciutta, un tempo teatro delle opere strabilianti del più grande giardiniere di tutti i tempi.Il suo nome era Stramonio.Stramonio fu l'unico umano che dovette nascere e morire nei labirintici corridoi dell'enigmatica Grande Serra.Dal primo giorno che poté scorgere la luce del sole filtrare attraverso le trasparenze dei soffitti smerigliati di una cupola di tetto vetroso sopra di lui, comprese all'istante, nel profondo del suo animo di essere già stato assegnato per un qualche incomprensibile disegno della sorte alla propria prigione, e che mai sarebbe potuto uscirne.(continua...)