Angeli e Fate

Stramonio.... e la Fata Verde (terza parte)


 Ed ancora più abbacinati rimasero i popolanti della pianura quando nel giro di una sola settimana, attorno a quell'immenso e corpulento albero centrale si erano radunati come richiamati dalla sua potente voce udibile solo dai suoi simili, altrettante piante che per forma, grandezza, foltezza e quantità ricoprivano in gran parte il suolo della zona centrale sotto l'occhio vetroso della strana struttura, e che lentamente si diradavano concentricamente come con la paura di sfiorare quelle pareti limpide.Della minuta forma umana che dapprima aveva giaciuto al centro di quel fenomeno bizzarro adesso sembrava non esservi più traccia, o almeno rimaneva invisibile e del tutto sconosciuta, come impenetrabile all'occhio dei curiosi passanti... celata da un fitto intrico di rami contorti, un bozzolo naturale creato dalla concentrazione di quelle piante così varie e miste nelle specie che non si erano mai viste in nessun secolo conosciuto alla storia di quel luogo, di quella grande e quasi spaventosa varietà e rigogliosità di esemplari che continuavano a spuntare come epidemie di funghi prataioli da quel terreno che fino ad allora era stato sempre considerato irrecuperabilmente sterile, come guidati ed incoraggiati dalla particolare e fantomatica presenza che abitava in solitudine quella a cui col tempo venne dato il nome di Grande Serra.(continua...)