UNA DONNA PERDUTA

Morire di ospedale


Mi raccontava un amico che giorni fa al S. Raffaele di Roma ha visto un’infermiera chiedere a una dottoressa di interpretare l’ecocardiogramma che aveva appena fatto a un paziente. La dottoressa, dopo averlo esaminato, aveva restituito il diagramma definendolo perfetto. Peccato che a quel punto l’infermiera le abbia fatto notare che aveva guardato il diagramma al contrario!  Mia cugina, giocando a tennis, ha avuto un malore. E’ stata accompagnata all’ospedale dove è rimasta  parcheggiata fra centinaia di malati buttati su barelle, lettini di fortuna, carrozzelle e  sedie sgangherate in un bailamme incredibile, con un solo cesso per tutti, vomitevolmente sporco, senza nessuno che si occupasse di lei. Una sorta di antro dantesco con gente che si lamentava, tossiva, bestemmiava, urlava.  Dopo qualche ora, ha raccolto i pezzi del suo malore e se n’è tornata a casa.  Io stessa in occasione di un prelievo di sangue, dopo essere stata palpeggiata, smanacciata,  infilzata con quest’ago che entrava e usciva tipo stantuffo provocandomi un male cane, ho detto al tizio di togliermi tutto che me ne andavo perché non mi fidavo di lui. Ahhhh, apriti cielo! L’imbecille ha cominciato a gridare che lui era competente, che la colpa era delle mie vene ignobili, che lui era “pure” laureato. La mia amica Antonia, in seguito ad un intervento chirurgico non riusciva più ad andare in bagno. Supposte, purghe, clisteri, oli e grassi non servivano a niente. Lei urlava per il dolore, ma nessuno sembrava prenderla sul serio. Appena uscita dall’ospedale Gemelli dove era ricoverata si è recata da un medico di cui si fidava il quale l’ha subito operata per un fecaloma che rischiava di provocarle un’occlusione intestinale. Ma peggio di tutti è andata a mia cugina Rita che il 19 febbraio scorso ha deciso di farsi aiutare a perdere peso  in un Centro di riabilitazione alimentare. E’ entrata nel Centro con un forte male alla schiena dovuto forse al viaggio in macchina. Il Centro l’ha dirottata verso l’ospedale di Modena dove è rimasta in terapia intensiva per due mesi. E’ stata poi trasferita in un ospedale per la riabilitazione motoria vicino a Roma dove è rimasta altri due mesi senza ricevere le cure adeguate tanto che ha voluto cambiare ospedale.  E’ entrata in una clinica romana dove l’hanno tenuta per un po’ e poi l’hanno sbolognata al S.Raffaele dove il 17 agosto è morta. E non si capisce perché. Causa della morte: arresto cardio-respiratorio (???). Ma va? Avete mai saputo di qualcuno che sia morto respirando e a cuor battente? Siamo nelle mani di incompetenti, ciarlatani e famelici medici che in ragione del 18 politico del ‘68 e di clientelismi sfacciati ci spediscono nella fossa prima del tempo.