UNA DONNA PERDUTA

E come disse ...


E come disse l’Aretino Pietro pure stavolta ce lo hanno messo nel di dietro. E come disse l’Aretino Pietro dall’alto di quella roccia, pure stavolta ce la siamo presa in saccoccia. E come disse l’Aretino Pietro “Et in fin le son pazzie a farsi schifo di sì buoni bocconi, e chi non fotte ognun, Dio gli perdoni!”. La volgarità aretina è d’obbligo per rispondere alla volgarità dei bocconiani che ritengono di poterci infinocchiare con provvedimenti che non provvedono a niente. Ieri ho sentito al telegiornale che gli stipendi dei politici sono stati ridotti di 1.600 euro al mese (ma alcuni dicono 1.300). Me ne sono rallegrata ma solo per pochi istanti, il tempo di chiedermi “Dov’è l’inganno?”. E l’inganno c’era: intanto sono 1.600 (o 1.300) lordi, il che si risolve in 700 euro netti e poi  leggo questa mattina sul giornale che in realtà niente cambia nella busta paga dei parlamentari. Infatti, con il passaggio, caldeggiato da Fini,  dal sistema retributivo a quello contributivo per il calcolo del vitalizio, ogni deputato si ritroverà in tasca – guarda un po’ – 1.300 euro in più. Da qui la “generosità” di rinunciare all’ulteriore aumento di stipendio. E come disse Enea al figlioletto Iulo, anche stavolta …