UNA DONNA PERDUTA

Che fine ha fatto Marrazzo


Da grande voglio fare la trans … il trans … lu trans … insomma quella cosa là. La maggior parte di loro è brutta e ridicola tra rifacimenti chirurgici, bocche a salsiccia, seni di plastica, botulini vari, ma ce ne sono alcuni che sono bellissimi e affascinanti, altissimi, dalle movenze languide e le voci arrochite dalla mascolinità primigenia. E poi, vuoi mettere gli uomini che si pappano? Un numero che una donna normale non raggiungerebbe neanche con delle protesi aggiuntive, che so, nelle ascelle o nei fianchi o nelle piante dei piedi. Mi si potrebbe obiettare che basterebbe prostituirsi per raggiungere quelle cifre, ma non è la stessa cosa. Le prostitute sono spesso schiave o succubi di uomini rozzi e maneschi, mentre i trans in quanto uomini sanno ben difendersi e non hanno bisogno di “protettori” che li sfruttino e sono liberi di loro stessi. E hanno dei visi così glabri e lisci che io con la mia peluria sul labbro superiore mi sento come Chita nella foresta africana. Ma come fanno? E poi possiedono un fascino inquietante che intriga gli uomini. Penso a Sandro Frisullo, vicepresidente pugliese e a Marrazzo e mi chiedo che fine abbia fatto. In seguito allo scandalo si è dimesso dalla carica di commissario regionale per la sanità, si è chiuso in un convento per un po’ e poi si è dimesso da Presidente della regione Lazio, lo spacciatore e il trans con i quali aveva a che fare sono stati fatti fuori finché la Corte di Cassazione lo ha dichiarato vittima di un complotto organizzato dai carabinieri nei secoli infedeli.  Ecco, Marrazzo giurava e spergiurava di non essere gay e spiegava che andava con i trans perché amava le donne “I transessuali sono donne all’ennesima potenza, esercitano una potenzialità di accadimento straordinaria (sic!). Mi sono avvicinato per questo a loro, cercavo un sollievo legato alla loro femminilità”. Diceva. E bé, è questione di punti di vista. Capito perché da grande voglio fare la trans … il trans … lu trans?