UNA DONNA PERDUTA

Ma lo vogliamo capire o no?


Oh, ma lo vogliamo capire o no che quello dei tecnici è stato un colpo di Stato? Incruento, “all’italiana”, con vasellina, ma pur sempre colpo di Stato è stato! Chi li ha chiamati, chi li ha eletti, chi ha dato al vecchio rudere il diritto di stabilire cosa fosse giusto per gli italiani? Ma chi è questo ottantottenne che, se madre Natura non ha fatto eccezioni in virtù del suo essere comunista, è pure rincorbellito di brutto? Lo sappiamo tutti che l’essere comunista è una condizione che li pone al di sopra dell’umana specie, come da sempre hanno cercato di farci credere, ma la Natura non fa sconti a nessuno. No, è la protervia, è la presunzione, è l’arroganza che da sempre accompagnano quell’ideologia che lo hanno indotto a rivoltare le carte sul tavolo della storia e a sopprimere la volontà popolare. Gli stessi attributi che, all’indomani dell’invasione dei carri armati sovietici a Budapest, gli fecero dichiarare che era giusto, che così si deve fare per assicurare la pace nel mondo. E bene hanno fatto gli ungheresi a rifiutare la sua presenza durante la commemorazione dei tanti morti ammazzati per la libertà dal giogo comunista. E’ il solito discorso del marchese del Grillo al volgo ignorante: “Perché io so’ io e voi nun sete un cazzo”. Questo è! Io non so come finirà per noi, non ho nessuna fiducia nel nocchiere che dovrebbe condurci fuori della tempesta, ma seppure finisse bene, se dovessimo uscire dalla terribile crisi che ci è piovuta addosso per colpa di pochi, sporchi speculatori e profittatori, ci resterà addosso per sempre la puzza della prepotenza. Io, al contrario di Machiavelli, non credo che il fine giustifichi i mezzi,  perché spesso i mezzi usati per raggiungere detto fine sono assolutamente deleteri e impropri. Voglio dire che se per raggiungere una stabilità economica, se per uscire dalla crisi dobbiamo ridurci a vivere come bestie, senza dignità e senza onore, a dormire in macchina o nei garage, a cercare qualche cibo avariato nei cassonetti come fanno i cani, a darci fuoco nella piazza del paese come bonzi caserecci o a spiaccicarci giù dalla finestra di un terzo piano, allora no, non sono questi i mezzi giusti. E ciò mentre alcuni continuano a vivere nella prosperità e nell’abbondanza, ivi compreso il soggetto di cui trattasi che spende per sé e la sua corte ben più della regina d’Inghilterra! Perché lui è lui e noi nun semo un cazzo.