UNA DONNA PERDUTA

"Vedo l'Apocalisse" di Cassandra la Malandra


Volevo scrivere un romanzo breve - molto breve – scaricando sul protagonista le mie fantasie prossime al delirio. Avrei detto senza dire. Avrei manifestato senza apparire. Ma mi è sembrato un modo vile per denunciare il mio pensiero che in poca sostanza si riduce a questo: stiamo vivendo una dittatura finanziaria che si nutre di povertà. Il primo passo è stato l’insediamento di Monti che ha soppiantato chi era stato legittimamente scelto dal popolo. Seguiranno lo smantellamento dei partiti e dei sindacati, le privatizzazioni, la repressione violenta di ogni atto di rivolta, l’abbattimento di tutte le frontiere, l’invasione di grandi masse di poveri da impiegare a zero spese, l’impoverimento progressivo della popolazione a vantaggio delle multinazionali e dei grandi centri finanziari. Poca o nessuna attenzione verrà data alla salute, all’istruzione e all’occupazione. Vedo un paese percorso – a piedi – da straccioni in cerca di un lavoraccio qualsiasi, bande di malviventi a bordo di vecchie carcasse di automobili alla ricerca di ogni misero bene, vedo contadini costretti a coltivare prodotti biologicamente modificati e non rinnovabili. Non arriveremo a mangiare i bambini come nella Russia di Stalin (80 milioni di morti sull’anima) che con la sua dissennata politica indusse gli ucraini a dissotterrare i cadaveri e a cibarsene, soprattutto quelli dei bambini perché più teneri. Ma forse Monti, come Mao Tse Tung (70 milioni di morti sull’anima), ci inviterà ai “banchetti di carne umana” per cibarci, nelle adunate di denuncia, delle interiora e dei piselli dei dissidenti. Vedo suicidi di massa, bambini sfruttati, demolizione di piccole e medie imprese, appiattimento culturale, oscuramento dell’informazione, rafforzamento dei mezzi di polizia e di controllo. Vedo il Nord del mondo che se la cava e il Sud che muore. Vedo guerre e carestie, pestilenze e morte. Vedo l’Apocalisse. E mo’ non vedo più niente perché ho la vista offuscata dalla fame.