UNA DONNA PERDUTA

I notai sono mammuth


I notai sono inutili, come dimostrano economie ben più floride delle nostre, vedi Stati Uniti e Gran Bretagna dove la figura del notaio è sconosciuta e dove comprare casa non è certo meno rischioso che comprarla in Italia.  E lo so bene io che grazie al bel lavoro svolto dal mio notaio mi sono ritrovata 2000 mq di casa in meno con tutto quello che ha comportato in termini di soldi e di coordinamento per rintracciare i vecchi proprietari (che avrebbero potuto in buona ragione tenersi quella terra) dei quali uno nel frattempo  era morto e gli altri due sono morti una settimana dopo l’atto aggiuntivo. Fiùùùù … che popo’! Nell’era dell’informatica i notai sono dei dinosauri privi di ogni e qualsiasi utilità. Sono un retaggio del passato, una casta di mammut polverosi e incartapecoriti che difendono i loro privilegi con argomentazioni del tutto pretestuose. Gli accertamenti e le verifiche necessarie per le compravendite e per le costituzioni di società potrebbero benissimo essere svolti dal diretto interessato o, al limite, da un avvocato, senza essere costretti a pagare le tariffe scandalose che i notai applicano in regime di assoluto monopolio. E’ questa una casta che vive lussuosamente sulle spalle di chi lavora, esattamente come i nobili prima della Rivoluzione francese e che si trincera dietro la necessità di offrire le giuste garanzie ai cittadini, cosa che in ogni caso non fa, come nella mia vicenda personale. Se vogliamo essere uno Stato moderno dobbiamo smantellare queste situazioni di caste e privilegi. Non viviamo più nei secoli passati, ora le cose si sanno, internet ci dà una bella mano e non dobbiamo più sopportare che esistano da un lato i lavoratori e dall’altro i parassiti.